CALCIOMERCATO MILAN – Andrea Belotti è stato il grande sogno estivo del club rossonero nella scorsa estate. Massimiliano Mirabelli e Marco Fassone hanno fatto dei tentativi, però senza successo.
Urbano Cairo ha respinto ogni assalto, sia del Milan che di società straniere. Il presidente del Torino ha voluto far valere la clausola rescissoria da 100 milioni di euro inserita nel contratto. Essa vale solo per l’estero, però il patron granata ha pretedeso il medesimo prezzo anche per l’Italia. Il Diavolo Rossonero si è dovuto tirare indietro e ha virato su Nikola Kalinic, molto meno costoso.
Va detto che il rendimento di Belotti in questa stagione è deludente, se pensiamo a quello avuto nella passata. In campionato 4 gol in 15 presenze. Il Gallo sta avendo pure dei problemi fisici che lo condizionano un po’. Ma la sensazione è che non sia più il bomber visto un anno fa. Probabilmente anche il fatto di non essere stato lasciato libero di approdare in una squadra più importante lo ha influenzato.
Ovviamente il capitano del Torino non ha smarrito le sue qualità, però è un po’ appannato e lo si vede. Come ricorda oggi il Corriere dello Sport, il valore del cartellino è sceso e se il rendimento continuerà ad essere quello visto finora Cairo non potrà chiedere 100 milioni. Il presidente granata sarà costretto a concedere uno sconto rispetto alle sue richieste iniziali.
Il CorSport scrive che al Milan sarebbe tornata una certa fiducia sulla possibilità di arrivare a Belotti. In casa rossonera sarebbero convinti che il Torino non potrà chiedere più di 75-80 milioni (secondo noi già troppi). E tale prezzo può calare se le prestazioni del giocatore non miglioreranno nei prossimi mesi. Inoltri il club granata deve riscattare obbligatoriamente M’Baye Niang per 15 milioni. La parte cash dell’operazione Belotti potrebbe non superare i 60 milioni, che sono comunque tanti. Affare difficile, però non impossibile.
Infatti il Milan anche attraverso delle cessioni potrebbe arrivare a racimolare un po’ di soldi. Il quotidiano sportivo romano fa i nomi di Gianluigi Donnarumma e Jesus Suso, due che sono considerati dei possibili sacrificati in caso di mancata qualificazione Champions League. Però cedere loro indebolirebbe molto la squadra. Il Corriere dello Sport, allora, cita pure Nikola Kalinic e André Silva. I rossoneri potrebbero incassare almeno una cinquantina di milioni dalle loro cessioni. Soldi con cui dare eventualmente l’assalto a Belotti. Però, per adesso, si tratta di ipotesi.
Redazione MilanLive.it