NEWS MILAN – Massimiliano Mirabelli finito al centro di alcune critiche per un mercato estivo che sul campo non ha prodotto i frutti sperati ancora. Ma il direttore sportivo rossonero non si pente delle operazioni fatte. E’ convinto che i giocatori presi renderanno a dovere molto presto.
Intervistato dal quotidiano Il Giornale, il dirigente del Milan ha così parlato del calciomercato condotto in estate: «Il Milan ha speso per gli acquisti 230 milioni e ha incassato dalle cessioni 70 milioni. Il saldo negativo è di 160 milioni, la cifra che il Barcellona ha appena investito per un solo calciatore, Coutinho. Abbiamo avuto zero euro per le commissioni agli agenti e zero gli euro concessi per incentivi all’esodo, che vuol dire la partenza di calciatori sotto contratto».
A Mirabelli viene chiesto se è pentito di qualche operazione, però risponde in maniera negativa poiché convinto della bontà del suo lavoro: «Le rispondo con convinzione: nessuno. Il motivo è semplice: perché sono convinto d’aver costruito uno zoccolo duro per il futuro del Milan. E sono altrettanto convinto che col tempo otterremo dai più chiacchierati, e parlo di Andrè Silva, Biglia, Kalinic, Calhanoglu, il rendimento standard che è di gran lunga superiore a quello attuale. Su chi scommetto? Su Andrè Silva e Calhanoglu».
Dopo l’esonero di Vincenzo Montella, c’è stata la promozione di Gennaro Gattuso. Al ds del Milan viene domandato se Rino fosse già il candidato designato quando fu preso per la Primavera: «Assolutamente no. È stata invece l’occasione per apprezzare il suo lavoro alla Primavera che è partita male e si è rialzata alla grande, oltre che la qualità del suo staff. Quando con la proprietà è maturata l’idea di cambiare tecnico, David Li mi disse: scelga chi vuole in una platea molto larga. Ho scelto Rino, mi sono assunto la responsabilità e sono contento di come sta lavorando».
Inevitabile che Mirabelli venga interpellato pure su Gianluigi Donnarumma. La vicenda riguardante Gigio ha coinvolto in prima persona il dirigente calabrese: «La questione è di una semplicità unica. Quando ci siamo trovati dinanzi al bivio, abbiamo scelto di rinnovare con Donnarumma. Lui ha fatto altrettanto e non ha mai cambiato idea. Anzi l’ha messo per iscritto e a Firenze, il giorno del suo compleanno, ha ribadito il proprio intento. Vorremmo che finisse con noi la sua carriera».
Matteo Bellan