MILAN NEWS – Anche quando era presidente, e dunque interessato in prima persona, Silvio Berlusconi non ci è mai andato piano con i giudizi sul lavoro dei propri allenatori andando a trovare spesso il pelo nell’uovo o i difetti più reconditi.
Oggi che è un semplice tifoso, dopo aver venduto ad aprile scorso le sue quote del Milan alla proprietà cinese, Berlusconi non smette di dare giudizi che, come ovvio che sia, vengono subito riportati ad ampio raggio. Ieri il Cavaliere, come scrive la Gazzetta dello Sport, è stato protagonista di un’intervista radiofonica su temi politici principalmente, ma non è passato inosservato un commento sul Milan di oggi.
Berlusconi ha ammesso: “Cedere il Milan è stato inevitabile nel calcio dei petrodollari. Era impossibile per una famiglia sostenere le spese necessarie per avere una squadra nell’Olimpo del calcio.
Resto un tifoso anche se vederlo giocare con un modulo sbagliato e inconsulto mi fa venire un reale mal di stomaco“. Frecciate dure a Gennaro Gattuso, suo vecchio pupillo da calciatore ma evidentemente meno apprezzato finora da allenatore. Il richiamo è quello tattico, con Berlusconi che ribadisce di voler vedere un Milan giocare con le due punte più Bonaventura schierato alla Kakà sulla trequarti.
Un’idea che l’ex presidente coltiva da molto tempo e che ha sempre rimproverato ad i tecnici rossoneri che hanno preferito altri tipi di moduli tattici. Berlusconi però mantiene un buon rapporto con Gattuso: ieri ha telefonato privatamente al suo ex numero 8 per gli auguri di compleanno. Una conversazione sincera ed affettuosa durante la quale, di certo, non sarà mancato il solito appunto tattico tra ironia e presunzione.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it