CALCIOMERCATO MILAN – Un esterno d’attacco con le caratteristiche tecniche e atletiche di Theo Walcott sarebbe stato ideale per la fase offensiva del Milan.
La squadra di Gennaro Gattuso gioca con il 4-3-3 come modulo standard e ci sarebbe bisogno di qualche alternativa di livello ai titolari Suso e Hakan Calhanoglu. Ci sarebbe Fabio Borini, generoso ma poco incisivo in fase offensiva. Mentre Giacomo Bonaventura è ormai impiegato da mezzala e va bene lì. Un innesto servirebbe in attacco.
Calciomercato Milan, addio alla suggestione Walcott?
Nei giorni scorsi sia la stampa inglese che quella italiana hanno cminciato a parlare con una certa frequenza della possibilità di vedere Walcott sbarcare in Serie A, proprio nelle fila del Milan. Il club rossonero avrebbe chiesto informazioni all’Arsenal per quanto riguarda il suo esterno d’attacco classe ’89, giocatore rapidissimo che però non sta trovando spazio in prima squadra. Walcott infatti è stato utilizzato con continuità in Europa League, con 3 reti realizzate nella fase a gironi, mentre in Premier League conta soltanto 5 presenze stagionali finora, davvero molto poche per un calciatore considerato fino a poco tempo fa uno dei migliori della rosa di Arsene Wenger.
Il Milan come detto ha chiesto informazioni, ma le risposte arrivate da Londra non sembrano aver facilitato l’eventuale trattativa: l’Arsenal cederà Walcott solo a titolo definitivo a gennaio o in prestito con obbligo di riscatto. Prezzo fissato a 20 milioni di euro minimo. Lo rivela Tuttomercatoweb.com. Una cifra che il club rossonero non intende investire. Difficile sarebbe anche soddisfare le esigenze contrattuali del quasi 29enne Walcott, che qualche tempo fa ha rinnovato con i Gunners il proprio contratto stabilendo uno stipendio ‘monstre’ da circa 200 mila euro a settimana (9 milioni all’anno).
L’esterno offensivo inglese vuole lasciare Londra per poter ambire alla convocazione della Nazionale per il Mondiale di Russia 2018. Il suo agente ha aperto alla Serie A, però per Walcott sarebbe probabilmente meglio restare in un campionato che già conosce come la Premier League. Sulle sue tracce ci sono Southampton ed Everton.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it