MILAN NEWS – Nel grande Milan di Silvio Berlusconi hanno giocato grandissimi campioni. Non solo però calciatori eleganti e dalle qualità tecniche sopraffine. Anche lavoratori, quelli dai piedi poco educati ma dal grande temperamento. Indispensabili per qualsiasi squadra.
I rossoneri ne hanno avuti due per tanti anni in particolare: Gennaro Gattuso e Cristian Brocchi. Che, insieme a Christian Abbiati, condividevano spesso la stessa stanza a Milanello. Fra i due centrocampisti è nata fin da subito una forte amicizia. E insieme si sono tolti tante soddisfatti, fino a diventare i pupilli del presidente stesso. Brocchi ha già allenato il Milan – ma per poco -, ora in panchina c’è l’altro. Ma non c’è nessun tipo di invidia.
“Mi piacerebbe vederlo felice, perché vorrebbe dire che è riuscito a fare qualcosa di bello per il Milan e per il bene del Milan“, ha detto Brocchi in occasione del 40esimo compleanno del suo amico ed ex compagno di squadra ai microfoni de Il Giorno. Lui lo conosce bene e può assicurare: “Non ha maschere, è esattamente come lo vedono tutti. Schietto, sanguigno, diretto. Rino è questo, ha sempre tanta rabbia dentro, ma non è cattivo. C’è chi invece è davvero cattivo dentro, mentre Rino ha carattere, perché ha il fuoco addosso e una positività contagiosi“.
L’ex centrocampista, oggi nello staff di Fabio Capello al Jiangsu Suning, racconta un aneddoto sulla loro amicizia: “La vigilia della finale di Champions League nel maggio del 2003. Fu indimenticabile, perché ci si giocava l’ultimo atto della competizione più importante e la vivemmo con grande trasporto. Ovviamente si dormì poco perché tutti noi, lui soprattutto, non vedevamo l’ora di scendere in campo“.
Redazione MilanLive.it