Serviva una vittoria e la vittoria è arrivata. Il Milan di Gennaro Gattuso, dopo due sconfitte contro Hellas Verona e Atalanta, è tornato a vincere il Coppa Italia contro l’Inter. Successo che vale la qualificazione in semifinale, dove l’avversaria sarà la Lazio. Ma l’1-0 di San Siro può valere anche molto di più.
E’ presto per dirlo, però, quel risultato potrebbe rappresentare la svolta per i rossoneri. La prestazione è stata da squadra. I ragazzi hanno giocato, lottato, sofferto e vinto uniti. Finalmente si è visto un gruppo vero in campo. Il Milan ha meritato di vincere per quanto visto in campo. Il Diavolo si è espresso secondo quello che è lo spirito del suo allenatore. La squadra è sembrata un po’ lo specchio di ciò che è Gattuso, sotto certi aspetti. Ovviamente, c’è ancora tanto da lavorare per migliorare.
Come ha detto Rino stesso, la vittoria nel derby non deve illudere. Non bisogna pensare di aver risolto tutti i problemi, il cammino è ancora lungo. Ma il successo sull’Inter deve essere una base da cui ripartire per cominciare la risalita. Il Milan ha bisogno di continuità, di fare un filotto di vittorie per riprendere fiducia e scalare posizioni in campionato. Contro la Fiorentina non sarà facile, però i rossoneri devono vincere. Un nuovo stop a Firenze farebbe nuovamente demoralizzare l’ambiente e farebbe sembrare ancora lontana l’uscita dalla crisi.
Contro l’Inter ci sono stati segnali positivi da quasi tutti i giocatori. Inevitabile parlare di Antonio Donnarumma, che da terzo portiere mai impiegato si è ritrovato titolare e si è ben comportato in un match delicato come il derby. Normale anche menzionare Jesus Suso, sempre pericoloso e dal cui piede è arrivato l’assist decisivo. Ed è d’obbligo elogiare Patrick Cutrone, che ha realizzato il gol-vittoria. Il 19enne di Como è il migliore marcatore stagionale del Milan ed è un esempio per i compagni, visto lo spirito con cui gioca.
Sicuramente Cutrone merita di essere titolare contro la Fiorentina. E, considerando l’assenza di Nikola Kalinic, è praticamente certo che sarà lui a partire dall’inizio a Firenze. Ancora panchina per André Silva, che adesso è stato un po’ messo da parte ma che avrà le sue chance. Presto per bocciare un ragazzo così giovane, anche se sicuramente sui giudizi pesano gli oltre 30 milioni investiti. Speriamo esploda anche lui.
Matteo Bellan