MILAN NEWS – Dopo la conferenza stampa di Gennaro Gattuso, oggi alla vigilia di Fiorentina-Milan che si giocherà domani alle ore 12:30, ha parlato anche Stefano Pioli. Queste le principali dichiarazioni del tecnico.
Anzitutto sulla sfida, l’ultima del 2017 e soprattutto del girone d’andata di Serie A: “Non credo sia uno scontro diretto, è ancora presto per dirlo. Non solo perché siamo a fine girone d’andata ma perché per il sesto posto ci sono tantissime squadre impegnate. Il Milan metterà in campo una formazione competitiva nonostante i 120′ nel derby. Dalla mia squadra mi aspetto tanto e queste sono occasioni giuste per dimostrare la nostra crescita. Finire bene il girone di andata con un risultato positivo contro i rossoneri sarebbe importante. Sesto posto? Ci sono squadre più attrezzate, noi dobbiamo essere ambiziosi e scendere sempre in campo per vincere. L’equilibrio è molto sottile, ma stiamo dimostrando che abbiamo delle buone qualità e che se caliamo del 5% siamo una squadra normale”.
Poche parole su Nikola Kalinic, che Pioli ha allenato soltanto durante una parte del ritiro estivo: “Lui era stato chiaro con me, conoscevo la sua situazione: se lo vedrò, lo saluterò volentieri perché è un bravo ragazzo che ha grandi qualità”. Ricordiamo che l’attaccante rossonero non è stato inserito nella lista dei convocati di Fiorentina-Milan per il duro colpo subito nel derby di Coppa Italia da Milan Skriniar.
Una battuta anche su mister Gennaro Gattuso, con una rivelazione relativa al suo recente passato: “Persona sincera e leale, sa di avere una grande occasione e darà tutto per sfruttarla. Penso che sia stato un grande ex giocatore, che ho incontrato personalmente: quando ero a Bologna e lui stava per smettere di giocare al Milan gli ho chiesto se gli sarebbe piaciuto giocare un altro anno lontano dai colori rossoneri. E’ sicuramente una brava persona”.
E proprio relativamente alla chiamata di Pioli, quando Gattuso si ritirò dal Milan, l’ex centrocampista rossonero quest’oggi ha risposto: “Non ero sicuro di tornare a giocare, poi sono andato a Sion, una cosa più tranquilla. Mi ha fatto molto piacere la sua chiamata mi ha fatto piacere. Pioli allenava il Bologna, ma sapevo che dopo il Milan in italia non potevo indossare nessuna maglia. Ho scelto di non andare perché dopo 14 stagioni con il Milan, non me la son sentita di mettere un’altra maglia italiana”.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it
