Atalanta, Gasperini: “Andare al Milan? Sono voci, non ci penso”

Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini (©Getty Images)

NEWS MILANGian Piero Gasperini sta facendo un lavoro grandioso con l’Atalanta in queste due stagioni. L’anno scorso quarto posto in campionato e qualificazione in Europa League. Ora la squadra è settima e qualificata ai Sedicesimi della coppa europea.

Il 59enne allenatore piemontese sta valorizzando tanti giocatori. Anche se nell’ultimo calciomercato estivo ha perso alcuni elementi importanti, è comunque riuscito a non farli troppo rimpiangere. Lui e la società hanno lavorato in maniera ottimale e sicuramente una realtà come l’Atalanta va apprezzata. Per molti deve rappresentare un esempio.

Gasperini è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Tanti temi affrontati. Tra questi la conferma della sua squadra ad ottimi livelli: «Dopo certi risultati le aspettative crescono e qualche dubbio che qualcosa potesse cambiare c’era. Per ora però anche questa stagione sta andando bene. L’Europa ci ha dato lustro e ci ha permesso di superare momenti un po’ negativi in campionato. Ora siamo ripartiti anche lì. Non siamo neppure a metà della stagione, però, per questo la gara con il Cagliari diventa importante, girare a 30 punti sarebbe un bel risultato».

L’allenatore dell’Atalanta ritiene il presidente Percassi il maggiore artefice del successo nerazzurro: «Credo di aver realizzato il suo desiderio: Percassi mi ha convinto parlandomi di come intendeva l’Atalanta. Voleva una squadra giovane, voleva in prima squadra molti ragazzi cresciuti qui. L’Atalanta ha sempre prodotto grandi talenti, ma non ha mai impostato la prima squadra su questo. E temo che il sistema cambi. Se l’Atalanta si priva di questo sistema diventa un club normale. Non sarebbe più la mia Atalanta né l’Atalanta di Percassi e il mio lavoro qui sarebbe finito».

Certamente uno Gasperini può fare gola anche a club più blasonati dell’Atalanta. Gli viene chiesto del Milan. Lui replica: «Milan, Torino: sono soltanto voci. Non ci penso. Non siamo neppure a metà della stagione e c’è ancora tanto da giocare».

 

Matteo Bellan

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