NEWS MILAN – Era entrato nel club nel 1984 e recentemente ha concluso il sua esperienza in rossonero. Parliamo di Leandro Cantamessa, che in tutti questi anni è stato l’avvocato del Milan.
In oltre trenta anni nella società ha vissuto tanti momenti storici, positivi e negativi. Uno dei più brutti riguarda la notte di Marsiglia, quando il Milan si ritirò dal campo. Al Corriere della Sera il legale ricorda così: «Ero in tribuna con Capello e le mogli che a un certo punto sagge ci urlarono: “…cosa ci facciamo ancora qui seduti?”. Andammo negli spogliatoi e Galliani mi chiese cosa ne pensassi: espressi il mio parere legale che a livello disciplinare purtroppo si rivelò corretto. Galliani si lasciò cadere su una panca».
Cantamessa ricorda anche come furono i rapporti con Adriano Galliani: «Molto maschili, conditi da litigate anche clamorose. Ma mi ha sempre permesso, pur gridando, di esprimere la mia opinione. Ha una capacità quasi autistica di fare conti a mente con una rapidità incredibile. Ha una visione del numero istantanea ed è molto abile nella comunicazione».
Al noto avvocato viene chiesto se abbia sofferto quando Marco Fassone gli ha comunicato la fine del rapporto con il Milan: «Mica tanto, a dire il vero. Chiamiamolo col suo nome: è un licenziamento. Ma me lo aspettavo, è stato logico e armonico che il mio rapporto con questo Milan si concludesse. Capisco Fassone, non mi ha reso felice, credo però che sarei forse potuto essere ancora utile per l’esperienza».
A Cantamessa, tifoso rossonero dichiarato, viene anche domandato della vicenda che coinvolge Gianluigi Donnarumma: «Ho sempre taciuto gli sviluppi della vicenda e proseguo a farlo. Dico solo che il Milan ha ragione».
Matteo Bellan