NEWS MILAN – Mario Balotelli ha vissuto due diverse esperienze in maglia rossonera. La prima dal gennaio 2012 all’agosto 2014 con 30 gol in 54 presenze. La seconda negativa nella stagione 2015/2016 con 3 gol (solo 1 in campionato) in 23 presenze.
Dopo l’addio al Milan, che lo aveva presto in prestito dal Liverpool, e il successivo svincolo dai Reds l’attaccante classe 1990 ha iniziato un’avventura al Nizza. Nella passata stagione 17 reti in 28 presenze, mentre in questa è già a 16 marcature in 21 partite. L’aria della Costa Azzurra fa bene al giocatore.
Nell’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport ha parlato così del suo rilancio in Francia: «Lì non ho pressioni, mi alleno bene e arrivano pure i gol. A dire il vero, però, già ai tempi di Liverpool avevo cominciato a lavorare seriamente. I gol però fanno sempre la differenza. Qualche anno fa giocavo solo per divertirmi, da un po’ di tempo ho capito quanto paghi il lavoro. Il resto non dipende da me».
A Balotelli viene anche domandato della Nazionale non qualificata per i Mondiali di Russia 2018 e della sua non convocazione da parte di Giampiero Ventura: «Mi fa ancora rabbia ricordare quell’Italia-Svezia. Non puoi uscire quando hai in squadra Belotti, Immobile e Insigne. Per non parlare dei veterani. Gli svedesi avevano al massimo due giocatori al livello dei nostri. Incredibile. Io ancora non ho capito perché Ventura mi ha lasciato fuori. Quando lo vidi il primo maggio dopo Nizza-Psg mi fece uno strano discorso, facendomi notare che di me non doveva scoprire nulla: da me si aspettava solo un atteggiamento da leader. Poi, non l’ho più sentito. Ora dopo l’esclusione dal Mondiale, tutti se la prendono con lui, io non voglio infierire. Però ancora non capisco perché mi ha escluso».
Mario viene anche interpellato sul Milan, squadra del suo cuore fin da bambino e che sta vivendo un periodo non esaltante dopo il calciomercato estivo roboante: «Mi spiace che le cose non stiano andando bene. Del resto a Nizza la gestione è cinese, ma si conoscono bene i proprietari. Invece al Milan tutto è misterioso. Anche il no che ho subito proprio oggi. Ho sentito Ignazio Abate e mi era venuta voglia di andare a trovare i vecchi compagni a Milanello. Loro erano contenti ma Fassone ha fatto sapere che non era il caso di turbare l’atmosfera del ritiro».
Balotelli esclude di poter tornare al Milan, spiegando anche le ragioni di questa sua decisione: «Per carità. Non vorrei avere troppe responsabilità, già l’ultima volta si erano create aspettative su di me. Ma sapete per quali colori batte il mio cuore».
Infine l’attuale centravanti del Nizza parla dell’Inter, spiegando che invece in nerazzurro tornerebbe: «Quello nerazzurro è un grande club. Lì mi sono trovato benissimo. Proprio l’altro giorno parlando con Ausilio gli ho fatto sapere che tornerei volentieri. Ma era così per ridere».
Matteo Bellan