MILAN NEWS – Il futuro societario ed economico del Milan è ormai da diversi mesi sotto l’occhio d’ingrandimento dei media. Tra i temi più discussi c’è il rifinanziamento del debito con il fondo Elliott Management Corporation (123 milioni gravanti sul club e 180 sulla Rossoneri Lux).
Com’è risaputo, la società di via Aldo Rossi si è affidata all’advisor BGB Weston per reperire un soggetto finanziario che subentri all’hedge fund americano nel ruolo di creditore. E’ in corso una trattativa con Highbridge Capital Management, che potrebbe concedere al Milan un nuovo prestito con scadenza quinquennale. Ci sarebbero i soldi per saldare il debito con Elliott entro ottobre 2018, così da evitare che le azioni del club passino proprio al fondo di Paul Singer. Se l’operazione di rifinanziamento saltasse, allora il ‘Diavolo’ andrebbe incontro a un nuovo cambio di proprietà.
Oggi calcioefinanza.it è tornato sull’argomento, riferendo che Elliott Management Corporation starebbe studiando la possibilità di tenersi il Milan nel caso in cui Yonghong Li non riuscisse a rifinanziare il debito complessivo da 303 milioni più interessi entro ottobre 2018. Non è la prima volta che viene tratta l’argomento relativo alla possibile strategia che Elliott adotterà nel caso si ritrovasse in mano il prestigioso club.
Secondo fonti di C&F il figlio del patron Paul Singer, ovvero Gordon Singer, starebbe già provvedendo a trovare potenziali manager a cui affidare il Milan. La famiglia è appassionata di calcio e Singer senior simpatizza per l’Arsenal. Da qualche settimana ad occuparsene sarebbe l’agenzia di sport marketing americana Creative Artists Agency (CAA), al cui interno esiste un dipartimento specializzato in headhunting ed executive search.
Ovviamente le caselle principali da occupare sarebbero quelle di amministratore delegato e direttore sportivo. Singer jr – scrive calcioefinanza.it – vorrebbe essere pronto nel caso in cui nell’ottobre 2018 Yonghong Li non riuscisse a onorare i propri impegni con Elliott. Fino a quella data però il Milan resterà in mano a Yonghong Li e la gestione societaria sarà sempre affidata a Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli. Entrambi i dirigenti, però, rischiano il posto in caso di nuovo cambio di proprietà.
Proprio l’attuale a.d. rossonero in queste settimane ha sempre parlato in maniera chiara e tutt’altro preoccupata della situazione: “Leggo tantissime cose preoccupanti, ma la società ha un debito che è relativamente basso. L’ho detto tante volte che si tratta di 120 milioni che abbiamo con Elliott e possiamo restituirlo a ottobre 2018. Ci stiamo lavorando alacremente, in primavera conto di farcela a restituirlo. Una volta restituito, gli scenari dovrebbero essere più rosei di quelli che si leggono. Non abbiamo particolari tensioni economiche e finanziarie. Avessimo qualche risultato in più, sono convinto che guarderemmo tutto con un sorriso diverso”. Vedremo cosa succederà.
Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it