MILAN NEWS – Dopo la lunga estate calda anche un inverno bollente. Gianluigi Donnarumma torna a far parlare di se’ proprio come qualche mese fa, quando sembrava rifiutarsi di rinnovare il contratto con il Milan.
Oggi, nonostante la firma sull’accordo da 6.5 milioni all’anno fino al 2021, la questione si è riaccesa. La Gazzetta dello Sport riporta le indiscrezioni già circolate ieri sull’insoddisfazione di Donnarumma e del suo agente Mino Raiola, in primis per la mancanza nel contratto della clausola rescissoria da 70 milioni di euro (40 senza Champions) come invece previsto negli accordi. Una dimenticanza che favorisce il Milan, che a questo punto può ergere un muro invalicabile per il cartellino del suo portiere, ma allo stesso tempo fa scontento il classe ’99 ed il suo entourage.
News Milan, su Donnarumma ‘pressioni psicologiche’ per rinnovare
La questione ancor più paradossale però è rappresentata dalla presunta denuncia di Donnarumma, che avrebbe fatto sapere di essere stato vittima di pressioni psicologiche per firmare il suo rinnovo lo scorso 11 luglio. Una violenza morale che non avrebbe permesso a Gigio di prendere serenamente la decisione. Un tasto sul quale Raiola sembra spingere fortemente, con l’intento magari di chiedere l’annullamento del contratto tramite il suo avvocato Vittorio Rigo, che si sta occupando della vicenda. C’è stato uno scambio di lettere tra le parti.
Il «vizio del consenso» che il trio Donnarumma-avvocato Rigo-Raiola tira in ballo per chiedere l’annullamento del contratto è ritenuto dal club pretestuoso: il giocatore ha firmato un contratto che vale circa 120 volte più del precedente, senza che nessuno gli puntasse la pistola alla tempia.
La Gazzetta dello Sport scrive che ci potrebbero essere due soluzioni: la prima è ricorrere al Collegio arbitrale della Lega di A, con le due parti che avrebbero un proprio arbitro e la presenza di un terzo arbitro a presiedere il collegio giudicante. Una via rapida, ma nella quale ci sarebbero poche possibilità di spuntarla per Raiola e Donnarumma, dato che Gigio è stato regolarmente pagato e si è mosso solo a settembre. Oppure un ricorso al Tribunale del lavoro di Milano, che con tempi più lunghi andrebbe a valutare, tramite testimoni, se Gigio sia stato realmente costretto al rinnovo.
In ogni caso, i rapporti tra il Milan e Donnarumma si sono logorati e non sarà semplice sistemare le cose, considerando pure la presenza di un agente come Raiola in mezzo. La Gazzetta dello Sport non esclude che si possa arrivare a una cessione già nel calciomercato di gennaio.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it