Siamo alla vigilia di Milan-Bologna e a Milanello c’è la consueta conferenza stampa di Gennaro Gattuso. Tanti temi da affrontare, considerando il momento difficile della squadra.
I rossoneri sono reduci dal clamoroso pareggio-beffa di Benevento e dalla sconfitta contro il Rijeka. C’è bisogno di tornare a vincere e domani a San Siro non si potrà sbagliare. Un nuovo risultato negativo rischierebbe di avere contraccolpi pesanti, compromettendo ulteriormente un campionato finora molto deludente da parte del Milan. Una vittoria, invece, darebbe morale e consentirebbe di andare avanti con maggiore serenità. Andiamo ora a vedere il contenuto della conferenza stampa di Gattuso.
News Milan, la conferenza stampa di Gattuso
Gattuso inizia la conferenza stampa parlando del Bologna: “Grande rispetto per Donadoni, allenatore vero e che quando doveva dire qualcosa lo diceva in faccia. E’ preparato e lavora molto sul campo. Dobbiamo stare attento, non sarà facile col Bologna. Dobbiamo fare la partita, però loro in transizione possono fare male. Palacio sta bene, Verdi si vedeva che aveva talento. Sarà una partita difficile, dai miei mi aspetto rabbia e voglia. Sappiamo l’importanza della partita. Nel calcio ci stanno momenti di difficoltà, ma voglio vedere che dopo uno schiaffo non ci abbattiamo ma che reagiamo con veemenza e con forza”.
In seguito Rino ha parlato di André Silva, Hakan Calhanoglu e non solo: “I gol dalla panchina sono molto importanti. Su André Silva hanno strumentalizzato. Vedo le sue qualità in allenamento, giovedì si è visto poco magari per colpa mia e delle squadra. Chiedo di più perché può dare di più, è molto forte come gli altri giocatori. Kalinic attaccava 15-20 la profondità, al Milan mancava uno così. Kessié anche. Calhanoglu ha avuto un problema al polpaccio e non l’ho mai allenato. Gli parlo ogni giorno. Non ho detto che lui e Silva devono andare via, sono falsità. Devo portare tutti i giocatori al massimo della condizione. Mi piace Silva, mi piacciono Kalinic e Cutrone”.
Gattuso conferma il passaggio al 4-3-3 e parla anche di altri aspetti: “Vediamo… E’ il segreto di Pulcinella. Da quando sono arrivato la società è presente. C’è un confronto a 360°, poi bisogna valutare le prestazioni e mettere i giocatori nelle condizioni migliori. Con la difesa a tre i meccanismi non sono perfetti. Per giocare in un certo modo, per come vedo la mia squadra e il calcio, serve una gamba importante. Tante volte la superiorità numerica ce l’hanno gli avversari”.
Il mister parla della condizione della squadra, che deve migliorare e che comporta carichi importanti negli allenamenti. A Rijeka non è andata bene con le riserve: “Ero consapevole di rischiare di non fare bene. Se avessimo vinto a Benevento nessuno avrebbe parlato del Rijeka. Ho voluto dare minutaggio a chi aveva giocato meno. La prestazione non è stata positiva, però qualcosa di buono c’è stato. Locatelli e Calabria hanno fatto bene. Sapevamo di rischiare di non fare bene. Però vediamo se domani le mie scelte mi daranno ragione”.
L’allenatore rossonero prosegue: “Dobbiamo migliorare caratterialmente e mentalmente. Non deve essere un alibi avere dei giocatori che non stanno bene. Vanno nascoste le problematiche, bisogna stringere i denti dando qualcosa in più. Possiamo solo migliorare”.
Gattuso punta a vincere, cosa fondamentale per riportare serenità nel suo Milan: “Penso che la cosa più importante siano le vittorie, che ci fanno stare bene e lavorare con maggiore tranquillità. Dobbiamo migliorare tanto, ma dobbiamo cercare le vittorie a tutti i costi”.
Prima da allenatore rossonero domani a San Siro: “L’emozione più grande è riuscire a vincere la partita, è fondamentale. La mia emozione di tornare a San Siro durerà 1-2 minuti, sono concentrato sulla partita. Incontriamo una squadra che ci può mettere in difficoltà. Nei momenti no ho beccato pure io fischi a San Siro, però domani abbiamo bisogno del nostro pubblico e spero che ci sia un buon ambiente. Spero non ci sia contestazione. Spero che lo stadio sia dalla nostra part e aiuti i ragazzi, che ne hanno bisogno”.
Gattuso ha bisogno di tutta la squadra e lo spiega chiaramente: “Il Milan ha bisogno di giocatori che stanno bene fisicamente, che hanno qualcosa in più. Abbiamo bisogno di entusiasmo ed esperienza. Abbiamo bisogno di tutti, giocando ogni tre giorni. Il più giovane può dare entusiasmo, il più anziano invece esperienza. Ci servono entrambe le cose”.
Conferme sulla forma fisica non ottimale: “Ci sono strumenti e test per valutare gli atleti. Non abbiamo una condizione eccezionale, serve del tempo. Un mese o un mese e mezzo, però non deve essere un alibi. Dobbiamo cercare risultati e giocare col coltello tra i denti”.
Ottimi rapporti con la dirigenza: “Io parlo ogni giorno con Mirabelli e Fassone. Stasera arriverà David Han Li. Il presidente non so quando arriverà. La società mi è vicina, è presente e abbiamo un ottimo rapporto”.
Si parla della condizione di Hakan Calhanoglu: “Sta lavorando per recuperare. Forse riesce a recuperare 7-8 giorni prima, è un segnale importante. Sta 4-5 ore a Milanello per lavorare. Ha grandi qualità, gli troveremo senza problemi una collocazione”.
Quale modulo avrebbe usato lui se avesse iniziato la stagione? Risponde così: “Secondo me questa squadra può giocare a tre, ma in modo organizzato. Sennò diventa una difesa a cinque e non a tre. Bisogna scivolare bene nelle varie situazioni di gioco. Abbiamo faticato, ci siamo schiacciati tanto. I moduli a cui penso sono 3-4-3 e 4-3-3. In queste partite abbiamo avuto difficoltà, facendo cose senza i concetti giusti. La squadra dà disponibilità quando propongo qualcosa di nuovo”.
Conclude così: “So che non abbiamo tempo, non abbiamo alibi e dobbiamo tirare fuori il meglio da questi ragazzi. Mi brucia aver perso a Rijeka, il Milan non aveva mai perso in Croazia e con me è successo. Non dobbiamo scordarci la storia di questo club”.
Matteo Bellan