MILAN NEWS – Nel 2013 la carriera da allenatore di Gennaro Gattuso avrebbe potuto vivere una svolta immediata e positiva. Fu chiamato ad allenare il Palermo in Serie B, una piazza calda ma ideale per le sue caratteristiche. Eppure, nonostante l’entusiasmo iniziale, andò tutto a rotoli in pochi mesi.
Colpa di un rapporto mai sviluppatosi al meglio tra Gattuso e il presidente Maurizio Zamparini, che da sempre ha la nomea di ‘mangia-allenatori’. A settembre il rapporto tra i due si chiuse con parole poco felici, che Zamparini stesso ritratta nell’intervista odierna pubblicata dalla Gazzetta dello Sport.
Il vulcanico patron del Palermo ha ricordato innanzitutto l’esperienza con Gattuso datata 2013: “Da noi era alla sua primissima esperienza da allenatore, lo scelsi anche per la sua grande carica e sostanzialmente perché si chiama Gattuso. Eravamo in Serie B, avevamo necessità di un nuovo tecnico, giovane, per iniziare un nuovo ciclo. Lui aveva appena chiuso la sua carriera di giocatore e poi allenatore del Sion. Un amico me lo suggerì: seguivamo Lafferty, il centravanti della squadra, che poi arrivò insieme a Rino. In realtà da noi lo portarono le circostanze. Fui un mago, perché gli pronosticai che nel giro di 4 anni sarebbe diventato l’allenatore del Milan“.
Poca esperienza ma anche tanto carattere, per questo Zamparini si fida della elezione di Gattuso a tecnico dei rossoneri dopo l’esonero di Montella: “Il cognome già dice molto, il suo è sinonimo di grande temperamento, non è detto in senso dispregiativo. Semmai gli manca esperienza ad alti livelli ma gli auguro che tanta grinta lo aiuti a sopperire la mancanza anche in questo caso. Ora è chiamato a un compito non facile e tutti dovete stargli vicino, la serie A è tutto un altro livello e ripeto: Gattuso è stato un grande giocatore ma manca di esperienza. Io gli voglio bene e gli auguro il meglio”.
Per Zamparini non è da escludere un futuro stile Antonio Conte per il neo tecnico rossonero: “Anche Conte aveva un cognome pesante e poi è diventato il Conte grande allenatore che conosciamo adesso. Certo era passato dall’Arezzo, dal Bari, dall’Atalanta e dal Siena prima di arrivare alla Juve. A Rino auguro di fare lo stesso e di ripetere la carriera di Conte. Non mi pare un augurio così tanto banale, al contrario. Da noi era all’esordio e partì male, ma ora ha tutto per fare strada”.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it