E’ arrivata stamane la notizia dell’esonero di Vincenzo Montella con la conseguente promozione di Gennaro Gattuso dalla Primavera alla Prima Squadra del Milan. Un comunicato inatteso, dato che la società finora aveva dato sempre fiducia all’ormai ex allenatore.
Ma la scelta di esonerare Montella è apparsa quasi inevitabile, alla luce dei risultati deludenti raccolti finora in campionato. Il pareggio 0-0 di Milan-Torino ha spinto Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli a prendere una decisione estrema, perché aver fallito l’appuntamento con la vittoria in una partita che doveva servire per il rilancio è stato inaccettabile. Vero che sono state create tante occasioni e i granata sono stati pericolosi solo nel finale, però non basta più. Servono gol, servono vittorie.
La dirigenza ha deciso di promuovere Gattuso, che con la Primavera stava facendo molto bene finora. Il rischio di “bruciarlo” c’è, come avvenuto con predecessori quali Filippo Inzaghi e Cristian Brocchi. Però in società confidano sulla grinta, il senso di appartenenza e sulla capacità di trasmettere la giusta mentalità a dei giocatori ai quali dover insegnare cosa significhi indossare la maglia del Milan.
Vedremo se Gattuso sarà in grado di rilanciare una squadra che finora non ha mostrato la giusta cattiveria in campo, non ha giocato col coltello tra i denti come invece faceva Rino. L’esonero di Montella sicuramente ha scosso i giocatori, però speriamo che ciò possa produrre effetti positivi e che il nuovo allenatore venga seguito alla lettera. C’era bisogno di una svolta ed è arrivata, adesso vederemo cosa succederà.
Matteo Bellan