MILAN NEWS – I fischi hanno segnato un piccolo segnale di rottura. Tanti, troppi forse alla fine di un match, quello tra Milan e Torino, che ha visto la squadra di casa sprecare tante palle-gol e soprattutto la chance di tornare alla vittoria.
Fischi che hanno colpito soprattutto Nikola Kalinic, considerato dalla maggioranza dei tifosi presenti ieri a San Siro una sorta di capro espiatorio per la mancanza di gol e vittorie in casa (Milan a secco dal 20 settembre). Una prova tutt’altro che entusiasmante del croato che, come riporta la Gazzetta dello Sport, continua ad essere poco incisivo nonostante abbia dato tutto per la squadra dal punto di vista energetico. Il numero 7 croato è stato letteralmente bersagliato all’uscita dal campo per far spazio a Cutrone; già era successo qualche partita fa, ma all’epoca i decibel erano stati decisamente meno rumorosi.
I compagni hanno provato a rincuorarlo; Bonucci è stato il primo, da capitano, ad applaudirlo e cercare di non farlo deprimere. Anche Montolivo nel post-partita ha parlato della prova di Kalinic cercando di salvare il salvabile: “Gli siamo vicini, è in difficoltà perché non trova il gol. Dal punto di vista dell’impegno è da elogiare. San Siro è uno stadio molto esigente e io ne so qualcosa, ci sta che possano esserci dei fischi. Deve avere un grande equilibrio interiore, lavorare, ha le qualità e ne uscirà fuori”.
Kalinic non l’ha presa bene, ha persino risposto ai fischi con gli applausi ironici di chi sa di avere tutti contro. Una situazione difficile dalla quale si può uscire solo tornando a fare gol. E intanto il croato sui social si è ‘scusato’ in questo modo: “Tifosi rossoneri non smettete di sostenerci. Uno stadio come quello di oggi merita grandi soddisfazioni. Voglio e posso dare di più: per il mister, per la società, per i compagni e soprattutto per voi”.
Keivan Karimi – Redazione Milanlive.it