MILAN NEWS – Ottimismo e fiducia. Sono i due concetti che dovrebbero scaturire dopo le parole rilasciate ieri da Marco Fassone, protagonista del Q&A con i tifosi del Milan, incuriositi e vogliosi di conoscere la verità su molti aspetti societari.
Come riporta stamane anche la Gazzetta dello Sport l’amministratore delegato del Milan non ha affatto l’aria preoccupata quando si parla del destino del club, nonostante i tantissimi punti ancora sconosciuti e ignoti. Ma su una cosa si può stare tranquilli: senza accesso alla Champions League 2018-19 non ci sarà ridimensionamento. “Non succederebbe nulla. I conti tornano comunque, il Milan resta in piedi lo stesso, non andiamo nel baratro” – ha ammesso Fassone con una certa sicurezza.
Tante le questioni toccate dall’a.d. rossonero, iniziando dalle liquidità per il mercato invernale: “La possibilità economica c’è, ma Mirabelli e Montella mi dicono che non ci sono necessità”. Ottimismo anche sul ‘voluntary agreement’ ed il parere atteso da Nyon: “Abbiamo un potenziale straordinario. Sono uscito dall’incontro con l’Uefa con un tiepido ottimismo”. Poi sul rifinanziamento del debito con Elliott Management: “Stiamo facendo passi avanti e avverrà nei tempi previsti. Negli investitori c’è fiducia intorno al nostro progetto. Il mercato cinese aggiunge una forza talmente grande che nemmeno si immagina. In generale da aprile a oggi abbiamo trovato sei sponsor: nel medio-lungo periodo saremo ancora più brillanti”.
Infine Fassone ha toccato anche l’argomento stadio, ammettendo che un impianto di proprietà aumenterebbe sostanzialmente i ricavi del Milan: “Oggi non ci permette di raggiungere gli obiettivi economici che uno stadio deve fornire. Dovremo averne uno solo per noi, a San Siro o altrove”. Insomma tante buone parole e premesse positive. Ai posteri l’ardua sentenza.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it