MILAN NEWS – L’abbraccio di Gigi Buffon vale più di mille parole. Il finale di Italia-Svezia ha lasciato l’amaro in bocca a tutti gli azzurri ed ai milioni di tifosi incollati davanti al televisore. Ma guardando al futuro, Gianluigi Donnarumma può cominciare a sorridere.
San Siro è nel suo destino: a maggio 2016 Christian Abbiati, storico portiere veterano del Milan, nel giorno del suo addio prese il braccio di Donnarumma e lo alzò verso i tifosi rossoneri, designandone l’eredità certa di fronte a tutti. Lo stesso ha fatto in qualche modo Buffon, abbracciando il suo giovane compagno di Nazionale che già da tempo viene indicato all’unisono come il futuro numero 1 titolare della selezione azzurra. Un futuro che è già arrivato, visto che le prospettive Mondiali si sono annullate e Buffon ha scelto di dire addio in anticipo alla maglia che per 20 anni ha indossato con orgoglio e maturità.
Tocca ora a Gigio, che come scrive la Gazzetta dello Sport dal giorno del suo esordio in Serie A, il 25 ottobre 2015 in Milan-Sassuolo, ha vissuto come in un frullatore: portiere titolare dei rossoneri a soli 16 anni, esordio prima con l’Under 21 poi con la Nazionale maggiore, rinnovo a cinque stelle e ora raccoglierà l’eredità del portiere italiano più forte di sempre. E il suo futuro a livello di club? Il Milan se lo tiene stretto, anche se l’eventuale mancato ingresso in Champions League potrebbe insidiosamente farlo finire sul mercato come possibile plusvalenza. La speranza dei tifosi rossoneri è che un talento come Donnarumma, ormai legatissimo al Milan, resti incollato alla stessa maglia per tanti anni, come proprio Buffon ha fatto nella Juve.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it