MILAN NEWS – Una corsa a più fronti quella del Milan per garantire sicurezza e serenità al club e ai propri tifosi. Società, bilancio e questioni di campo, fattori che hanno tutti la stessa importante valenza in vista di un futuro che dovrà essere più roseo del previsto.
Secondo la Gazzetta dello Sport i prossimi mesi saranno cruciali; uno dei passaggi fondamentali sarà creare un piano strategico per risaldare un bilancio semestrale 2017 che ieri, nell’assemblea dei soci andata in scena a Casa Milan, ha segnato perdite per 32,6 milioni, le quali rischiano seriamente di ingigantirsi nei resoconti futuri. Con una campagna acquisti faraonica come quella dell’ultima estate, è normale che il prossimo esercizio faccia registrare un profondo rosso.
Anche per questo dirigenza rossonera non farà acquisti a gennaio, ma allo stesso tempo Marco Fassone ha pronto un piano che preveda il pareggio di bilancio nel terzo anno di gestione, quindi nel 2020, sperando anche di incominciare ad ottenere introiti dal mercato cinese, al momento a rilento per via degli stop burocratici. Un business plan già presentato all’UEFA per ottenere il ‘voluntary agreement’.
Molto del futuro del Milan passerà dai risultati sportivi: per il momento Vincenzo Montella è confermatissimo in panchina, ma nei prossimi mesi non dovrà fallire il tentativo di risalita. Per la prossima stagione la sua permanenza è tutt’altro che certa. La Champions League è obiettivo ancora fattibile ma molto arduo, visto che la quota per la qualificazione si è alzata oltre i 71-72 punti previsti inizialmente. Un mancato accesso Champions farebbe cambiare i piani e aprirebbe alla cessione di un paio di top player per fare plusvalenza. Ma Fassone ha escluso che la società comunque non investa. L’amministratore delegato rossonero ha cercato di tranquillizzare l’ambiente.
Infine la questione debito: Elliott Management Corporation ad aprile scorso ha prestato 180 milioni alla Rossoneri Lux di Yonghong Li e 123 milioni al Milan; una cifra totale di 303 milioni più una cinquantina di interessi maturati che andrà restituita entro ottobre 2018. Milan a lavoro con l’istituto BGB Weston per rifinanziare tale debito con altri soggetti e con parametri più comodi di restituzione. Pare vi sia già una trattativa approfondita con un nuovo fondo, che concederebbe cinque anni per restituire i soldi. C’è ottimismo su questo fronte, anche se il giudizio dell’UEFA ormai imminente per il ‘voluntary agreement’ mette pressione: saranno settimane e mesi davvero frenetici su ogni punto di vista.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it