MILAN NEWS – Se ad inizio stagione, nelle prime gare tra luglio e agosto, si fosse dovuto indicare un protagonista assoluto in casa Milan, la scelta sarebbe ricaduta sicuramente sull’attaccante più giovane della rosa.
Patrick Cutrone è stata la rivelazione della primissima parte di stagione; il Milan e il tecnico Vincenzo Montella hanno puntato su di lui dopo le ottime prestazioni in amichevole, con quella doppietta contro il Bayern Monaco che ha stupito tutti. In attesa di attaccanti più maturi e di livello internazionale il ruolo di centravanti è stato spesso occupato dal classe ’98, talento assoluto che tra campionato ed Europa League ha messo a segno già 5 reti ed è esploso anche nel nuovo corso Under 21 con 4 gol all’attivo nelle recenti amichevoli azzurre.
Un’esplosione, quella di Cutrone, recentemente frenata dalle troppe esclusioni: Montella, forse a ragione, gli ha spesso preferito i compagni di reparto Nikola Kalinic e André Silva. I due, più esperti e pagati complessivamente circa 63 milioni in estate, non hanno però entusiasmato finora. Basti pensare che il croato ha segnato complessivamente meno di Cutrone e che Silva si è accontentato solo di timbrare il cartellino in coppa. Poco per un Milan che vuole fare il salto di qualità. Il baby bomber intanto nelle ultime 3 gare di campionato è rimasto sempre in panchina, per rivederlo in campo si dovrà attendere Milan-Austria Vienna del 23 novembre prossimo. Ma la domanda di Tuttosport è lecita: questa squadra, così in difficoltà in fase offensiva, può rinunciare all’esplosività di un talento come Cutrone?
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it