MILAN NEWS – Un’estate ricca di colpi, ben 240 milioni circa spesi sul mercato, una squadra completamente nuova. Eppure il Milan di oggi sembra ricalcare pregi e difetti di quello dello scorso anno.
In particolare, come titola oggi Leggo, il Milan è ancora ai piedi di Jesus Suso. Il fantasista spagnolo classe ’93 è sempre l’uomo decisivo per la manovra rossonera, come dimostrato nelle ultime uscite stagionali. Se l’ex Liverpool non si accende la squadra di Vincenzo Montella fa fatica. Non a caso è stato il migliore in campo nelle ultime due vittorie contro Chievo e Sassuolo, è il marcatore più prolifico in campionato con 5 reti all’attivo e anche in coppa contro l’AEK Atene appena entrato ha acceso la luce dopo un primo tempo di torpore assoluto.
Il fatto che il Milan sia ancora Suso-dipendente come un anno fa, quando lo spagnolo guidava la squadra giovanissima di Montella alla conquista di Supercoppa e qualificazione europea è un bel paradosso. La dirigenza in estate ha speso tanto per affiancare a Suso altri calciatori di altissimo calibro e nuovi leader dentro e fuori lo spogliatoio, eppure la musica non cambia. Delle due l’una: o i neo-acquisti sono quasi tutti ampiamente sopravvalutati, almeno a livello tecnico, o Suso è talmente in crescita da essere sempre determinante per i destini del Milan. Montella non dovrà mai rinunciare alla qualità del suo numero 8, ma allo stesso tempo deve lavorare per dare alternative di gioco e di pericolosità al suo attacco finora decisamente scialbo.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it