MILAN NEWS – Piccoli passi verso la consapevolezza ed il ritorno ai livelli sperati. Leonardo Bonucci è una delle note liete del Milan visto ieri contro il Sassuolo, al rientro in campionato dopo le due giornate scontante di squalifica.
Il neo-capitano rossonero era considerato uno dei flop più clamorosi del calciomercato estivo, vista la media-voto bassissima, le prestazione nervose e poco lucide e quell’espulsione sciocca contro il Genoa che però sembra aver fatto scattare la scintilla. Bonucci è rientrato già ad Atene con convinzione e buon piglio, ieri ha confermato di voler ritrovare continuità e fiducia nei suoi mezzi e in quelli dei suoi compagni, allontanando anche quell’aura di prosopopea che lo ha spesso accompagnato fin dalle sue prime altisonanti dichiarazioni estive.
Ieri, come riporta la Gazzetta dello Sport, Bonucci si è sfogato nel post-partita di Reggio Emilia, facendo una sorta di ‘mea culpa’ sulle aspettative esagerate e sul vero valore del gruppo: “L’espulsione e le due giornate mi hanno permesso di togliermi un po’ di pressioni, sia per prestazioni non all’altezza che per il clamore del passaggio estivo. Forse all’inizio il mio ingresso nello spogliatoio era visto come un peso ma ora sono certo che il gruppo si senta ancora più compatto. In queste due settimane ho potuto farmi un esame di coscienza, mi ero creato troppe aspettative e ho fatto un passo indietro. Sono io che devo essere aiutato dalla squadra, in un gioco collettivo come il calcio è fondamentale fare gruppo”.
In molti lo hanno schernito per la sua frase riguardo lo ‘spostare gli equilibri’, portando il Milan ad un livello subito altissimo. Bonucci si è corretto ieri così: “Gli equilibri? Dovevo spostarli io ma per ora non ci sono riuscito. In questo primo periodo ci è mancato quello, l’amalgama del gruppo. Ora ripartiamo da qui, da tutta la squadra che gioisce dopo i gol. Basta solo fare un passo in avanti nella personalità e così tutti cresceremo: due mie partite buone non bastano, devo proseguire su questa strada. Gli altri anche: Suso per esempio potrà diventare come Dybala. Ora Paulo è avanti perché ha giocato di più in Europa. Magari Jesus lo potrà raggiungere in futuro”.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it