MILAN NEWS – Non è mai bello criticare aspramente le scelte di qualche dirigente, sintomo di un percorso di squadra che evidentemente non sta andando come previsto. E’ successo al Milan, in particolare ad un reparto rinforzato finora in maniera non gloriosa.
L’attacco rossonero latita ed è altamente sopravvalutato; al di là dei pareri sui singoli calciatori che lo compongono, sono i numeri e le statistiche a confermare tale tendenza. Come ricorda il CorSport, la dirigenza del Milan in estate ha speso tanto per rimpolpare il reparto offensivo: 38 milioni per André Silva, 25 per Kalinic, 24 per Calhanoglu e solo 6 milioni per arrivare a Borini. Un totale di circa 94 milioni di euro tirati fuori dalle tasche della proprietà cinese solo per questi quattro elementi che avrebbero dovuto rendere letale la fase offensiva della squadra di Vincenzo Montella.
Il tutto diventa sempre più critico pensando che finora i quattro attaccanti appena citati hanno segnato in totale 12 reti tra campionato ed Europa League, statisticamente ogni loro gol vale circa 7 milioni di euro, dunque tantissimo rispetto a quanto hanno realmente dimostrato sul campo. Meglio sono andati Jesus Suso e Patrick Cutrone, due attaccanti costati complessivamente 200 mila euro (la cifra spesa da Galliani per lo spagnolo nel 2015) e che hanno già messo in cassaforte 10 reti. Una conferma sul flop del calciomercato Milan estivo, almeno fino a questo momento, ma anche sui problemi di Montella nel far rendere al meglio le punte della sua rosa.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it