MILAN NEWS – Per anni, dal lontano 1993 in poi, Umberto Gandini è stato uno dei dirigenti più fedeli e preparati del Milan, tanto da godere della stima di colleghi italiani ed esteri.
Dallo scorso anno ha deciso di lasciare Milanello, anticipando l’esodo della vecchia dirigenza dopo l’arrivo della proprietà cinese, accogliendo la proposta della Roma come nuovo amministratore delegato. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Gandini ha risposto con un pizzico di nostalgia sulla sua esperienza milanista: “Sono teso, non emozionato. Ormai il mio futuro è giallorosso, i ricordi contano solo per far tesoro delle esperienze. Tutto il Milan deve tanto a Silvio Berlusconi, me compreso. Al fianco di Galliani ho vissuto anni bellissimi. Ma quel mondo ora non c’è più”.
La sfida di oggi tra Milan e Roma, oltre che essere amarcord, per Gandini è anche uno spareggio per i primi posti in classifica: “Quest’anno ci sono almeno sei squadre che lottano per entrare in Champions, anche se è presto questa è una partita-chiave. Il Milan è sempre temibile, ma dopo questa settimana incandescente sarà sicuramente carico. È un’insidia in più, anche se noi giochiamo sempre per vincere. È bello che il Meazza sia tornato a dare le emozioni di sempre grazie al suo pubblico appassionato”.
Infine una parola sui rapporti interpersonali con il suo collega Marco Fassone, uomo-simbolo del nuovo corso Milan: “Abbiamo rapporti corretti. In Lega abbiamo fatto alcuni percorsi insieme, su altri evidentemente ha fatto gli interessi della sua società”.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it