MILAN NEWS – Da un anno a questa parte si è trasformato da talento in erba ancora tutto da scoprire a titolarissimo con la maglia numero 8 addosso. Jesus Suso si è preso il Milan e sta per coronare lo sposalizio con un rinnovo contrattuale meritatissimo.
Suso, intervistato oggi dal Fatto Quotidiano, ha parlato inizialmente dei propri esordi difficili in rossonero: “Al Liverpool, a un certo punto, mi resi conto che non era più il mio ambiente. Ero il primo a non crederci più, e se sei giovane e non ci credi allora è finita. Meglio cambiare aria. Inzaghi mi ha visto poco. D’estate ho chiesto di giocare o di andare in prestito: per Mihajlovic, dopo la prima partita, sono scomparso. Così sono andato al Genoa. Berlusconi mi notò dopo un’amichevole con la Reggina. Feci due reti. In effetti giocai bene”.
Suso è stato poi interpellato sul nuovo modulo del Milan, il 3-5-2 che secondo molti lo metterebbe in difficoltà per via del cambio di ruolo: “Sono abituato alla filosofia spagnola. Noi siamo elastici, invece qui o fai l’esterno o fai la seconda punta. Mi sento più libero come esterno destro, ma faccio quello che mi viene chiesto e credo di poter essere utile anche come seconda punta. Nessun problema”.
Il Milan è nel suo cuore e dopo le belle prove dello scorso campionato Suso vuole fare il salto di qualità ed affacciarsi all’Europa che conta: “Il Milan può arrivare in Champions League. L’anno scorso ho fatto bene, ma ricordo che contro la Lazio in casa andai male. Ero stanco morto e Montella mi ha tolto. Giustamente. Rientrato nello spogliatoio, ho pensato: ‘Oggi hai proprio giocato male!’. Il rigore nella Supercoppa a Buffon? Diciamo che ho dato per scontato che Buffon si sarebbe mosso. Ci ho sperato. A Empoli avevo detto “Lo tiro di qua”, poi avevo visto muoversi il portiere e allora ho detto “Lo tiro di qua”. E lui me l’ha parata”.
Il suo futuro dovrebbe essere rossonero, visto l’imminente rinnovo contrattuale, ma occhio ad altre sirene italiane ed estere: “Sto benissimo al Milan e Montella è molto bravo. Ogni volta che mi arrivava una proposta, andavo dalla società e dicevo: “Mi vuole il Napoli”. E loro: “Tu resti qui”. E io: “Ottimo, è quello che desidero pure io”. Se ti chiamano Real e Barcellona fai molta fatica a dire di no. Scherzo. Il Milan ha sempre detto di volermi tenere e io ho sempre detto di voler restare qui”.
Infine Suso svela un suo lato personale molto particolare, un suo carattere schivo e tranquillo al contrario di tanti suoi colleghi nel mondo del calcio: “Sono uno che non esce quasi mai di casa. Non vado alle feste, se vado al cinema è per fare contenta la mia fidanzata. La cosa che amo di più è starmene a casa, guardare la tivù e portare a spasso i miei cani. Comunque c’è una cosache, di voi italiani, capisco poco: l’ossessione per il Fantacalcio“.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it