MILAN NEWS – L’utilizzo del VAR non ha messo fine alle solite polemiche arbitrali. Nell’ultima giornata di campionato è stato protagonista in generale ma in particolar modo in Milan–Udinese con due reti annullate.
Il primo, quello di Kevin Lasagna. Decisione giusta, visto che l’attaccante aveva una gamba al di là della linea dei difensori. Il secondo, quello della tripletta di Nikola Kalinic. In questo caso, ci sono molti dubbi. Il fuorigioco del croato è praticamente impossibile da individuare, nonostante il VAR. Parliamo di centimetri, anzi di millimetri.
Quando si analizza un fuorigioco, ci si basa sul reticolo di linee sul monitor. Se la telecamera, però, non è perfettamente allineata, oppure se bisogna valutare una parte aerea del corpo, il tutto può complicarsi e prendere la decisione giusta è più difficile, anche se si ha la possibilità di vedere e rivedere quella situazione di gioco.
Il 3-1 dell’ex Fiorentina non era da annullare. Premium Sport ha spiegato in maniera chiara l’errore di Marco Guida. Considerato che è praticamente impossibile, in questo caso, decidere se Kalinic è al di là o meno della linea, l’arbitro deve rimanere fedele alla decisione presa in live. E’ lo stesso principio applicato da Massimiliano Irrati in Roma-Inter in occasione del rigore di Milan Skriniar su Diego Perotti. In quella situazione, le immagini non chiarivano l’episodio, quindi l’arbitro ha deciso di affidarsi alla sua iniziale sensazione e di non fischiare il rigore.
Redazione MilanLive.it