MILAN NEWS – Il lavoro che fa Damiano Tommasi in Italia come presidente dell’AIC in Croazia lo svolge un ex calciatore milanista, che ha fatto del sacrificio e della grinta le sue qualità migliori in campo e fuori.
L’ex difensore Dario Simic si batte per la tutela dei diritti dei calciatori nel suo paese natale, ma non smette di guardare la squadra con cui ha vinto i titoli più prestigiosi in carriera, tra cui due Champions League e uno Scudetto. La Gazzetta dello Sport ha pubblicato l’intervista concessa da Simic per parlare proprio di Milan.
Il croato ha subito cercato le similitudini tra il suo Milan del 2003, quello che vinse la Champions in finale contro la Juventus, e quello attuale ancora immaturo forse per certi traguardi: “Ricordo tutto. Dal primo giorno in cui misi piede a Milanello fino all’ultimo secondo. Ridevo sempre e non ero stanco mai, c’era un gruppo spettacolare e straordinariamente unito. C’era un solido nucleo di italiani e moltissimi giocatori di carattere, oltre a un entusiasmo unico. Costruire oggi una squadra vincente è molto più difficile, un tempo il club si poteva permettere i calciatori migliori, oggi no. Non lo vedo da scudetto ma può arrivare in Champions, perché l’atmosfera che ha ricreato anche cambiando così tanto in pochi mesi è quella giusta. Sì, l’entusiasmo è lo stesso e può essere il primo passo”.
Le mosse di Montella possono essere decisive per la risalita, ma Simic indica anche i calciatori più importanti per il Milan attuale: “Ora vedo in Bonucci un nuovo leader. Ha vinto tanto e porterà la sua mentalità. E poi Montella ha un gioco propositivo. Ricordo l’inizio di quella stagione: Ancelotti mise Pirlo davanti alla difesa e io pensai che così gli avversari avrebbero avuto strada libera. Invece fu un’idea geniale e l’inizio di una nuova era e di una carriera, quella di Andrea, da top al mondo. Anche noi terzini spingevamo molto. Oggi è un po’ lo stesso ma la differenza la fa solo una cosa: vincere. Auguro loro di farlo, i primi felici sarebbero tre dei miei quattro figli maschi, Roko, Viktor e Nikolas che seguono il Milan in tv con maglia e sciarpa”.
Infine qualche parola su Nikola Kalinic, suo connazionale che ha cominciato a fare gol già dalla doppietta di domenica scorsa: “Nikola è un ottimo-ottimo acquisto. Si muove benissimo e fa giocare la squadra. Se certi attaccanti non segnano sono inutili, lui no. Da ex difensore riconosco i movimenti e lui sembra Inzaghi“.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it