MILAN NEWS – Fu Silvio Berlusconi, in un periodo storico del Milan che sembra ormai lontano anni luce, ad incoronarlo leader e capitano del futuro. Riccardo Montolivo si prese tale onere (e onore) senza pensarci troppo, senza pensare che sarebbe stata in realtà la sua croce.
La fascia di capitano, come ricorda oggi la Gazzetta dello Sport, è divenuta in breve tempo pesantissima sul braccio dell’ex centrocampista della Fiorentina, ritrovatosi il più alto in grado all’interno della rosa. Una scelta mai piaciuta ne’ sostenuta dal pubblico di San Siro, che lo ha iniziato a bersagliare facendo capire a Montolivo di non essere ben accetto come capitano ed erede di grandi calciatori del passato, da Baresi a Maldini fino al più recente Ambrosini.
L’estate 2017 ha spiazzato tutti e ha stravolto le gerarchie; il club ha scelto Leonardo Bonucci, grande colpo di mercato del Milan ‘cinese’, come nuovo leader e capitano. Una scelta condivisa da tutti, anche da Montolivo che come per magia si è scrollato di dosso la pesantezza della fascia pur restando una delle voci più esimie all’interno dello spogliatoio. Ne è scaturito un Montolivo rinnovato, libero, abile a districarsi in campo senza timori tanto da guadagnare gli applausi del suo pubblico. Due reti allo Shkendija, un’ottima prova con il Cagliari e persino l’abilità di duettare con Lucas Biglia, dimostrando di poter essere anche duttile e polivalente in mezzo al campo.
L’esempio della sua rinascita arriva dalle parole di Vincenzo Montella, che ha scelto di elogiarlo personalmente: “Ci tengo a fare un encomio a Montolivo, ha disputato una partita straordinaria e vedo un giocatore molto cresciuto rispetto allo scorso anno. Veniva da un infortunio pesante, e chissà che anche aver ceduto la fascia non lo abbia reso più sereno. Magari si sentiva responsabile per i mancati risultati degli ultimi anni”.
Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it