MILAN NEWS – Rispetto agli altri acquisti del Milan, quello di Fabio Borini ha fatto sicuramente meno rumore. L’ex Roma è arrivato in prestito dal Sunderland con obbligo di riscatto. Dovrebbe essere una riserva, ma finora ha sempre giocato da titolare da esterno alto a sinistra.
L’11 rossonero ha trascorso ben 8 anni in Inghilterra fra Chelsea, Swansea, Liverpool e, appunto, Sunderland. Difficile riabituarsi all’Italia e alla sua lingua madre: “Quando non mi viene detto grazie o per favore è come se mancasse una parte della frase, però mia moglie l’ho già avvisata: abituati, ti sembreranno maleducati ma non è maleducazione, è che gli italiani sono fatti così!”, ha detto al mensile Forza Milan!
Non ha invece avuto troppi problemi ad adattarsi al mondo anglosassone. In casa sua si parla ancora inglese: “Si, vivo da inglese! Mia moglie è inglese e in casa parliamo la sua lingua, anche quando sono fuori mi viene da parlare più in inglese. Nei modi di fare loro sono più cortesi, c’è sempre il grazie e il per favore in ogni frase”.
L’ultima esperienza in Italia (molto positiva) quella alla Roma con Luis Enrique in panchina. Ora è tornato per vestire la maglia del Milan e racconta così l’impatto: “Molto positivo sul piano professionale. Al Milan c’è tanta attenzione a quello che si fa, si coprono molti aspetti oltre a quello calcistico. Per me è stato come ricominciare: nuova società, nuove idee, un cambiamento di abitudini che richiederà un po’ di tempo ma cercherò di imparare velocemente”.
Negli ultimi anni ha dimostrato di avere una grande duttilità tattica. Ha ricoperto tanti ruoli, in attacco e a centrocampo. Ma sempre con la stessa intensità: “Il fuoco sacro è nato al Chelsea, durante un periodo un po’ difficile. Ero sotto contratto, ma ero finito ai margini della squadra. Da lì è iniziata l’esultanza simulando un coltello tra i denti, per dimostrare alla società che comunque non avrei mai mollato”.
Redazione MilanLive.it