MILAN NEWS – L’intervista di Marco Fassone al ‘Guardian’ ha scoperchiato moltissime questioni relative all’andamento strategico-finanziario del nuovo Milan, che sta sì spendendo cifre iperboliche sul mercato, ma deve anche guardarsi da possibili sanzioni o altre problematiche.
A fare ancor più chiarezza su tali situazioni societarie ci ha pensato un esperto del settore, il giornalista Marco Bellinazzo de Il Sole 24 Ore, che interpellato dall’emittente tv Sportitalia ha parlato in primo luogo del debito con Elliott Management, fondo statunitense che ha prestato soldi a Yonghong Li e soci per finalizzare il closing ad aprile scorso: “Il Milan non ha debiti con le banche, visto che sono stati tutti estinti, ma con Elliott c’è una situazione ancora da chiarire e risolvere. Ci sono 320 milioni complessivi di debito, il club è in pegno a Elliott che comunque si ritrova la squadra rivalutata grazie al calciomercato”.
Come ammesso anche da Fassone, non è da escludere che l’hedge-fund di Paul Singer possa prendere in mano il Milan nel 2018: “Qualora i cinesi non dovessero estinguere il debito in tempo, Elliott prenderà il Milan, lo rivenderà al miglior offerente e rientrerà del proprio finanziamento. A quel punto lo stesso fondo potrà anche confermare l’attuale dirigenza per proseguire il progetto tecnico iniziato da Fassone e Mirabelli”.
Altro problema da sottolineare riguarda il Fair Play Finanziario, pressante con il Milan per vari motivi di natura economica come sostenuto da Bellinazzo: “Il Milan ora è fuori parametri del FFP, sicuramente andrà incontro ad una grossa sanzione, a meno che non venga approvato il voluntary agreement. Se a novembre l’UEFA considererà il Milan una squadra con buone possibilità di qualificarsi in Champions League allora potrebbe approvare l’accordo proposto da Fassone. Senza qualificazione ci possono essere dei problemi, ma non il fallimento del progetti. I problemi possono essere risolti cedendo un top player come Donnarumma“.
Keivan Karimi – Redazione Milanlive.it
