NEWS MILAN – Marco Fassone nell’intervista concessa a The Guardian ha parlato a 360° dei temi più rilevanti che riguardano il club rossonero.
L’amministratore delegato del Milan non ha nascosto che l’obiettivo è tornare in Champions League, anche se è già previsto un piano B nel caso in cui la squadra di Vincenzo Montella non dovesse farcela. Nessuna preoccupazione a livello finanziario. La società ha le idee chiare su come rilanciare il fatturato nei prossimi anni.
Uno dei temi più scottanti è il debito nei confronti di Elliott Management Corporation, ma Fassone ha spiegato che si sta lavorando per restituire i soldi a inizio 2018 e dunque prima della scadenza prevista per ottobre. Nel caso peggiore, ovvero di mancata restituzione del denaro nei tempi previsti, il Milan diventerebbe di proprietà del fondo americano di Paul Singer.
Fassone a The Guardian non ha mancato di spendere della parole anche per il patron Yonghong Li: “Avere un presidente che non sia così presente, che non fa interviste e che ha un profilo parzialmente sconosciuto da tutti, in particolare, all’inizio, ha rappresentato un ostacolo parziale con i fan. Ma da quello che vedo ora, la situazione è diversa. I tifosi in tutto il mondo stanno sostenendo veramente il club e la nuova gestione”.
L’amministratore delegato del Milan è contento di come si stanno comportando i cinesi da quando hanno acquisito la società e anche dell’atteggiamento dei milanisti: “Ad esempio, domenica a Crotone, Mr Han Li era al match e ho visto tantissimi fans che volevano avere delle foto con lui. All’inizio alcune persone sospettose si chiedevano: ‘Chi sono questi cinesi?’ Ma ora è diverso. Sanno di più su di loro e vedono che hanno investito molto per questo club. Non c’è un proprietario che sta arrivando solo per fare una speculazione, come è accaduto con altri club in Italia. Questo è uno che vuole rendere nuovamente grande il club e sta investendo con i propri soldi”.
Infine Fassone ha anche spiegato la scelta di fare un calciomercato con tanti acquisti, ben unici finora: “Alla fine è stata la nostra decisione. Avremmo potuto decidere di prendere tre o quattro giocatori quest’anno e lo stesso ancora l’anno prossimo. Probabilmente sarebbe stato più facile da integrarli nella squadra, ma con il direttore sportivo abbiamo deciso di fare una grande rivoluzione quest’anno. Sappiamo che ci vogliono un anno o più per integrare tutti i giocatori, ma in questo modo l’anno prossimo saremo in grado di cambiare forse duo o tre che non hanno reso nel modo migliore possibile. È un rischio calcolato, secondo noi”.
Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)