Non siamo particolarmente sorpresi, visto che gli avversari estivi sono stati CSU Craiova e Shkendija, però è bello poter annunciare ufficialmente il ritorno del Milan in Europa.
La squadra di Vincenzo Montella si è guadagnata l’accesso alla fase a gironi dell’Europa League, competizione nella quale conta di arrivare fino in fondo. Il girone sorteggiato a Monaco con Austria Vienna, Rijeka e AEK Atene autorizza a pensare che i rossoneri non dovrebbero faticare eccessivamente a raggiungere i Sedicesimi di Finale. Però, nelle coppe europee è un grosso errore sottovalutare gli avversari, si va incontro al rischio di fare figuracce. Serviranno massimo impegno e concentrazione, oltre una buona dose di umiltà.
Ovviamente il Milan non deve avere paura di nessuno, ma ci sono diversi giocatori con scarsa esperienza e l’Europa League può consentire loro di crescere. Possono crescere i singoli e può crescere la squadra nel suo complesso, migliorando nell’affiatamento e nel gioco. Il fatto di non dover affrontare trasferte lontane e di avere di fronte avversari alla portata può aiutare Montella nella gestione del gruppo.
E se in campo le cose stanno andando bene in questo periodo, fuori la società continua a doversi difendere da attacchi e insinuazioni. Di recente c’è stato prima James Pallotta ad affermare che il Milan era senza soldi snocciolando una serie di imprecisioni colossali, poi è venuto il turno di Ilaria D’Amico con le coperture finanziarie che il club potrebbe non avere (e come li hanno comprati i giocatori? Promesse di pagamento di cui Atalanta, Villarreal, Porto, Juventus, Bayer Leverkusen, Wolfsburg, Lazio e Fiorentina si sono fidate senza garanzie precise? Certo, Ilaria). Infine è stata la volta di Giuseppe Sala, il quale ha affermato che il Milan è una scommessa e che si sta comprando a debito. Senza scordare altre frecciate da parte di altri soggetti.
Marco Fassone ha sempre risposto in maniera puntuale, precisa e convincente a ogni tipo di critica e/o insinuazione. Sia chiaro che non è reato esprimere dubbi sul progetto Milan, anche perché solo il tempo e i risultati ne dimostreranno la bontà complessiva, però sarebbe corretto almeno argomentare nella maniera opportuna e informarsi prima di affermare cose inesatte.
Sappiamo che in casa Milan dobbiamo fare i conti con le vedove di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, che si inventano qualsiasi cosa per screditare il duo Fassone-Mirabelli e Yonghong Li. Hanno difeso l’indifendibile per anni e qualcuno continua ancora a svolgere il proprio imbarazzante ruolo. I tifosi ormai li conoscono e li trattano alla stregua di giullari. Però almeno da certi organi di informazioni e figure sportive o istituzionali ci aspetteremmo un atteggiamento diverso e non una cultura del sospetto senza prove concrete.
La nuova società rossonera finora si è mossa con fatti che non possono essere ignorati. Ha fatto una campagna acquisti ricca di investimenti che hanno portato a un deciso rafforzamento della squadra, ha fornito sempre le garanzie economiche richieste (anche in anticipo rispetto alle scadenze) e soprattutto è riuscita a far sbocciare nuovamente l’amore dei tifosi verso il Milan, grazie a una politica comunicativa improntata sulla chiarezza e sul rispetto nei confronti dei milanisti.
Dopo anni in cui il Milan era stato ridimensionato dalla vecchia gestione, la nuova società sta rilanciando il club cercando di restituirgli il blasone di un tempo e di riavvicinare i tifosi alla squadra. Il nuovo Milan merita un po’ di credito, il che non significa approvare qualsiasi cosa venga fatta dalla dirigenza, ma almeno analizzare tutto con onestà intellettuale ed essendo informati. Poi sarà il tempo a dare tutte le risposte. Il rumore dei nemici cerca di farsi sentire, però società e squadra al momento vanno avanti per la loro strada.
Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)