Romagnoli, la difesa a tre del Milan dipende da lui

Romagnoli a Milanello (foto acmilan.com)

MILAN NEWS – La buona notizia arrivata ieri in casa Milan riguarda il ritorno a pieno regime di un calciatore recentemente colpito da troppi infortuni e costretto ad un recupero fisico e mentale piuttosto lento e prolungato.

Alessio Romagnoli è stato convocato da Vincenzo Montella per la sfida di stasera contro lo Shkendija; è l’occasione ideale per il difensore classe ’95 di tornare a calcare il terreno di gioco dopo quasi 4 mesi di inattività, colpa di un ginocchio fin troppo ballerino. Oggi l’ex Roma e Sampdoria tornerà a prendersi il posto da titolare, o almeno è la convinzione della maggior parte dei quotidiani odierni che hanno inserito il nome di Romagnoli nella formazione iniziale del match di Europa League che, crolli clamorosi a parte, sancirà il passaggio del Milan alla fase a gironi.

E con Romagnoli mister Montella proverà finalmente la tanto chiacchierata difesa a tre. Non è infatti come sostenuto da molti Leonardo Bonucci l’uomo decisivo per il cambio di modulo difensivo, bensì lo stesso Romagnoli, calciatore insostituibile per lo scacchiere tattico rossonero e ideale per passare dal 4-3-3 utilizzato negli ultimi mesi ad un interessante 3-5-2. Senza l’ex giallorosso infatti Montella non ha mai azzardato questo tentativo, anche perché Romagnoli appare come l’unico centrale dinamico e dal piede mancino abile ad operare come difensore centro-sinistro della linea a tre. Se dovessero, come ci si augura, arrivare buoni segnali dal talento di Anzio fin da stasera, allora il Milan avrebbe ritrovato un elemento indispensabile e un’alternativa tattica di tutto rispetto.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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