Il Milan e la clausola sul ‘default’ che agevola Elliott

Yonghong Li Han Li Marco Fassone
Yonghong Li, Han Li e Marco Fassone (©Getty Images)

MILAN NEWS – Ancora risuonano con una certa velata preoccupazione le parole di James Pallotta, presidente della Roma, che qualche giorno fa ha sparato a zero contro gli investimenti ‘folli’ del Milan cinese, che spende tanto sul mercato senza avere fondi sicuri alle spalle e debiti da coprire.

Anche se sorge la fiducia espressa da Marco Fassone sul piano finanziario rossonero, c’è sempre da onorare il debito che il club ha con Elliott Management, l’hedge fund statunitense che ha concesso circa 300 milioni di euro per agevolare i costi dell’operazione Milan a Yonghong Li e soci. In tal senso Elliott si sarebbe cautelata in caso di ‘default’ della Rossoneri Lux con una clausola prevista dallo statuto finanziario del Lussemburgo, principato europeo dove ha sede proprio la società controllante il Milan.

Secondo Il Sole 24 Ore di oggi se dovesse fallire la Rossoneri Lux, per inadempienza nel saldare il debito o nel coprire gli interessi dovuti, il Milan passerebbe immediatamente nelle mani di Elliott, che si occuperebbe di valorrizzarne il brand e lo status economico per poi rivenderlo al miglior offerente. Situazione diversa sarebbe se a fallire fosse il Milan stesso, con l’asset che finirebbe direttamente discusso in Tribunale.

La situazione del Milan è dunque piuttosto intricata da un punto di vista legislativo e Yonghong Li dovrà a breve far fronte a certe scadenze: il club ha debiti per 123 milioni in obbligazioni e 100 milioni di factoring. Mister Li da parte sua ha due soluzioni: cercare nuovi soci in Asia per coprire i costi di gestione oppure rifinanziare il debito come ha fatto proprio la Roma di Pallotta di recente con Goldman Sachs.

 

Keivan Karimi – Redazione MilanLive.it

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