Milan, Fassone: “Tutto su Elliott, Yonghong Li, stadio e piano finanziario”

Marco Fassone
Marco Fassone (©Getty Images)

MILAN NEWS – Primi 100 giorni in rossonero per la nuova società targata Marco FassoneMassimiliano Mirabelli, oltre che per la nuova proprietà cinese. Un bilancio tutto sommato positivo, visto l’operato soprattutto in sede di campagna acquisti.

Ma nell’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport l’amministratore delegato del Milan non ha parlato solamente del calciomercato. Si sono toccati anche altri temi importanti che riguardano il club e che interessano moltissimo sia i tifosi che il mondo del giornalismo.

Innanzitutto la situazione con Elliott Management Corporation, che ha prestato 303 milioni di euro a Yonghong Li per acquistare e gestire il Milan. Parte di questi soldi sono finiti nelle casse del club e a ottobre 2018 vanno restituiti. Fassone rassicura tutti: “Da parte loro sono previsti controlli periodici sui conti del club, che inizieranno a novembre con cadenza bimestrale. Certo, il rischio default esiste come sempre in questi casi, ma lo considero un evento molto ipotetico, anche perché è un debito che ritengo rifinanziabile abbastanza facilmente”.

L’amministratore delegato rossonero plaude l’operato della nuova proprietà, che si sta impegnando in maniera importante da quando ha preso le redini del club: “Yonghong Li crede così tanto nella sua creatura da volerla ricapitalizzare. Sono iniezioni che danno ossigeno alla cassa e aumentano il patrimonio. Lui e il direttore esecutivo Han Li intendono la gestione di un club come una famiglia manageriale. Non vedono dipendenti, ma un gruppo di persone che sposa un progetto fiduciario di lungo periodo. Ti fanno sentire uno di loro”.

Si parla poi di questioni commerciali e del piano finanziario molto significativo che la società ha in testa per rilanciare il Milan sotto ogni punto di vista: “Nel nostro piano quinquennale contiamo di passare dagli attuali 200 milioni di fatturato in una forbice fra i 400 e i 500. Stadio escluso, ovviamente lì c’è dentro tutto: Champions, diritti tv, ricavi commerciali in Cina. Diciamo che nel 2022, se vogliamo parlare di obiettivi, sarebbe bello avere il Milan fra i primi 5 top club mondiali. Tra l’altro sta ripartendo anche la macchina delle sponsorizzazioni: la settimana prossima ne annunceremo uno di primo livello. Ora le imprese hanno più attenzione nei nostri confronti. E poi nel 2018-19 l’ingresso in una Borsa orientale è uno degli scenari più probabili”.

Il Milan ad ottobre dovrà presentarsi dall’UEFA per il voluntary agreement, pratica per la quale alla società è stato concesso ulteriore tempo rispetto a quanto previsto: “Siamo grati alla Uefa. Abbiamo inoltrato altri piani, garantendo che in autunno ci presenteremo con cose concrete e non solo progetti. Il voluntary ci darà un anno di ossigeno”.

Si parla anche dei progetti del Milan per lo stadio, visto che Fassone aveva dichiarato di volere un impianto di proprietà al più presto: “Occorre accordarsi in tre: noi, Inter e Comune. A inizio agosto ci rivedremo, ma noi non sappiamo ancora se prenderemo la strada di San Siro o quella di un impianto di proprietà. Al momento le reputiamo percorribili entrambe. Di certo vogliamo arrivare a fine stagione con un progetto approvato e capire chi farà cosa”.

Il CEO della società di via Aldo Rossi immagina un futuro florido per il ‘Diavolo’: “La stagione 2019-20 è quella del break even, quella successiva contiamo di iniziare a distribuire qualche piccolo dividendo”.

 

Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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