MILAN NEWS – Antonio Donnarumma è tornato in maglia rossonera e questo è ormai risaputo. La società ha deciso di ingaggiarlo sia per ragioni tecniche e sia perché è il fratello di Gigio. Una scelta discussa molto, anche alla luce del milione di euro annuo che il 27enne portiere campano percepirà.
Intervistato dal Corriere della Sera, Antonio Donnarumma ha raccontato quali siano le sue sensazioni nell’essere tornato al Milan e nel dividere la stanza con il 18enne fratello: «Molto bello. Era tantissimo tempo che vivevamo divisi, l’ho lasciato che era un bambino, l’ho ritrovato uomo. È divertente, ora, vedere che torniamo a fare le cose di una volta».
L’ex estremo difensore di Genoa e Asteras Tripolis ha raccontato brevemente com’è andato il suo trasferimento dalla Grecia a Milano: «Mi ha telefonato il direttore Mirabelli. Mi ha trasmesso il desiderio della società di avermi, io c’ho pensato bene».
Antonio Donnarumma conferma di aver pensato alle critiche che gli sono piovute addosso, però spiega che lui con il rinnovo del fratello non c’entra a livello di trattativa: «Certo. La mia situazione non ha influito su Gigio. Lui aveva deciso di voler rimanere molto prima, la mia è stata una trattativa a parte ed è venuta dopo. Io volevo tornare in Italia. A gennaio diventerò papà: io e la mia compagna Stefania volevamo far nascere qui nostro figlio».
Al 27enne di Castellammare di Stabia è stato a volte associato l’appellativo di raccomandato, che lui respinge assolutamente: «Non rispondo perché ha già risposto la società per me. E poi risponderà il campo».
Antonio racconta anche il proprio ruolo nel corso della trattativa che ha riguardato il rinnovo di Gianluigi Donnarumma:«Io ho fatto il fratello, Gigio mi ha chiesto dei consigli, ma lui mi ha sempre detto che voleva rimanere al Milan e io gli ho detto di fare quello che si sentiva. È stato bravo a restare con la sua squadra».
Il nuovo portiere del Milan rivela che non si attendeva il primo rifiuto di Gigio e Mino Raiola al rinnovo con il club rossonero, anche perché sapeva che c’era una tempistica differente: «Non se l’aspettava nessuno, nemmeno io. Per quello che sapevo io, la decisione doveva arrivare dopo gli Europei Under21».
Redazione MilanLive.it