Juventus, Bonucci ha lasciato Vinovo: sarà del Milan

Leonardo Bonucci
Leonardo Bonucci (©Getty Images)

CALCIOMERCATO MILAN – La news degli ultimi minuti è che Leonardo Bonucci ha lasciato Vinovo, dove si stava allenando con la Juventus, e ciò testimonia che ormai è fatta per il suo trasferimento in maglia rossonera. Lo riporta calciomercato.com.

Il giocatore si è presentato poi presso la sede juventina, dove ha raggiunto il suo agente Alessandro Lucci. Poi dovrebbe partire alla volta di Milano, dove è atteso per l’iter che lo porterà a compiere i test fisici di Milanello, le visite mediche e infine a firmare il contratto presso Casa Milan. Entro il weekend Bonucci può diventare ufficialmente un nuovo giocatore rossonero. Un’operazione da complessivi 40 milioni di euro, della quale si attende di capire se sono inseriti eventuali bonus o meno. Però la cifra è questa, quella richiesta dalla Juventus senza contropartite tecniche.

Il Milan aveva provato a inserire Mattia De Sciglio nell’affare, però non c’era intesa sulla sua valutazione. Secondo i rossoneri vale circa 15 milioni, mentre i bianconeri lo valutano attorno ai 10. Dunque le due trattative sono slegate. Il 24enne terzino milanese può comunque andare a Torino, ma ci sarà da trattare sul prezzo dato che non vi è accordo finora.

Bonucci con il Milan firmerà un contratto fino al 2022 da circa 6,5 milioni annui più bonus. Uno stipendio molto importante che lo rende il giocatore più pagato della squadra rossonera. Un colpo molto importante che certifica la solidità del progetto messo in piedi da Yonghong Li, Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli. Quella per il 30enne difensore centrale è stata una trattativa lampo, nessuno se la sarebbe aspettata. Parliamo di una colonna della Juventus e di un giocatore ambito nel recente passato anche da Chelsea e Manchester City. Eppure il Milan è riuscito a convincere sia lui che il club piemontese, imbastendo un affare di enorme portata sotto ogni punto di vista. Vincenzo Montella adesso ha un vero top player in difesa.


Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)

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