MILAN NEWS – Il nuovo Milan è pronto a ripartire. La squadra si è ritrovata stamattina a Milanello e oggi, alle 17:30, è fissato il primo allenamento dell’anno, che aprirà ufficialmente il ritiro. Rispetto alla rosa che ha concluso il campionato scorso, Vincenzo Montella si ritroverà sei nuovi calciatori, cioè gli acquisti della società completati nel mese di giugno.
Il tecnico ha una grande responsabilità quest’anno e sa benissimo che non può fallire, ma questo non lo spaventa, tutt’altro. Oltre al campionato, in cui il Milan spera di arrivare almeno fra le prime quattro per partecipare alla prossima Champions League, i rossoneri sono impegnati anche in Europa League: il primo appuntamento è fissato intorno al 27 luglio, quando si giocherà l’andata dei preliminari. E oggi inizia la preparazione in vista di questo delicato impegno e non solo.
Montella ha parlato in conferenza stampa per presentare la nuova stagione al fianco di Massimiliano Mirabelli e Marco Fassone. Ecco le sue dichiarazioni d’apertura: “Sono pieno di entusiasmo. La squadra sta nascendo, si sta completando. Ci sono tanti nuovi calciatori, da campionato diversi, altri giovani e altri meno giovani. Il nostro campionato è quello più difficile tatticamente. Mi aspetta tanto lavoro, sono entusiasta di poterlo iniziare in questo cambiamento. Dobbiamo prendere decisioni importanti in merito alle uscite. Il nostro obiettivo ad oggi è quello di arrivare in Champions League. E per farlo abbiamo bisogno di superare almeno due squadre, fra cui Roma, Napoli, Lazio e Atalanta, e forse anche l’Inter“.
L’allenatore si aspetta una squadra motivata: “Mi aspetto dalla squadra che ci sia una continuità rispetto all’anno scorso, quindi con lo stesso spirito che ci ha accompagnato e ci ha riavvicinato ai tifosi. Vedo grande entusiasmo anche da parte loro, questo mi lusinga e mi dà motivazioni. Ma non voglio che questo entusiasmi sfoci nella presunzione perché sarebbe un errore. Questo è un mio compito. Vedo voglia di migliorare la squadra e credo di essere equilibrato. Le motivazioni fanno la differenze. La mia testa è già al campo, per questo vi chiedo di essere più pratici e veloci nelle domande...”.
Montella ha commentato così il suo rinnovo di contratto: “Volevo firmare prima per non avere altre tentazioni, quindi sono andato in vacanza sereno”. Il tecnico rossonero giudica i nuovi arrivi: “Ho dato delle linee guida, salvando ciò che c’era da salvare. Abbiamo fatto una strategia e tratto dei profili, sono certo che abbia rispettato le mie indiscrezioni il direttore sportivo. Sono un allenatore e voglio rimanere tale, non conosco il mercato, ma ogni acquisto è stato condiviso e prospettato. Ogni calciatore ha caratteristiche richieste. Dare un giudizio sarebbe lungo, ma ci possono aiutare in maniera netta. Alcuni di loro devono ancora completarsi“.
Si parla tanto di un Milan a caccia di un regista di centrocampo: “Stiamo facendo delle valutazioni costante e continue. Non voglio parlare di mercato”. Sul sistema di gioco l’idea dell’allenatore è chiara: “Credo che nella costruzione di una squadra ci sia un modello di riferimento e un modulo come variante. Stiamo lavorando quindi su entrambi, potrebbe esserci una variante che però non stravolge i principi di gioco“. La squadra da battere resta sempre la stessa: “La Juventus ha qualcosa in più, come anche il Napoli“.
L’anno scorso era M’baye Niang a incuriosirlo. Quest’anno, invece: “Abbiamo tanti calciatori interessanti, forse sono più incuriosito da Bonaventura, perché l’ho allenato poco“. E su Donnarumma: “Sono andato a mangiare a Castellammare a ristorante. Non era una visita programmata. Ci siamo sentiti con il papà di Gigio e mi ha invitato a prendere un caffè a casa loro. Molto cordialmente ha invitato anche la mia famiglia, cioè mio padre e mio nipote. Ci siamo conosciuti meglio, mi hanno chiesto delle situazioni, abbiamo parlato da amici. Il caffè era buono… (ride, ndr)“.
A Montella viene chiesto se questo Milan è la squadra più forte che abbia mai allenato. Il tecnico spiega: “Le responsabilità ci sono, ma questo mi stimola, diventa energia. Non so se questa è la squadra più forte, non conosco chi è arrivato adesso, dobbiamo diventare squadra ed è difficile. Diventare vincenti lo è ancora di più. Con la Fiorentina abbiamo raggiunti tre quarto posto e spero che il Milan possa fare lo stesso. Sarà il campo e la disponibilità dei calciatori a dirlo. Come ho detto l’anno scorso, non abbiamo tempo. C’è fretta e tanta voglia di raggiungere obiettivi importanti“.
Fassone aveva promesso di dare al tecnico una rosa quasi completa ad inizio ritiro. Promesse rispettate: “Ringrazio la società per il lavoro fatto. C’è però da fare una pulizia in termini numerici. Ad oggi siamo troppi, abbiamo tre terzini sinistri e tre terzini destri… Impensabile che un allenatore possa portare avanti tutti questi calciatori. Loro sono molto intelligenti per capirlo e accettare le nuove ispirazioni…”. Ma ora sarà sua la responsabilità di inserirli: “Questo passa dal capire che sono in un campionato diverso. Non ci poniamo dei limiti, non so i tempi, dipende dalla loro intelligenza e dalla chiarezza delle mie proposte. Questo è il nostro obiettivo, non voglio alimentare alibi, anche se è un dato di fatto. Siamo qui per lavorare, c’è disponibilità ed entusiasmo anche dai nuovi“.
Suso ha confermato la sua voglia di rimanere al Milan, nonostante il mancato rinnovo: “Suso è stimato da me e dalla società, che vuole continuare con lui. Non vedo nessun problema. C’è stima mia e lui lo sa e lo stesso vale per la società. In questi 80 giorni la dirigenza ha dovuto fare tante cose importanti, ci sarà spazio e tempo anche per il suo contratto“. Sul preliminare di Europa League: “Abbiamo una partita il 27 importante. Alcuni calciatori non possono essere nelle condizioni migliori. Il mio compito è quello di mettere in campo la squadra che mi dà più garanzie sul piano fisico“. E il mercato può regalare ancora molto altro: “Magari stiamo pensando di togliere calciatori a Juventus, Napoli, Roma e Lazio…”
Hakan Calhanoglu piace al tecnico da trequartista, ma non solo: “Sì, mi intriga. Calciatore di tanto talento, lo conoscevo da tempo. Ha giocato anche da esterno, trequartista, interno e nei due di centrocampo. Vedremo come si integrerà nel nostro modo di gioca, ma può farlo in qualsiasi posizione“. E su Nikola Kalinic: “Piace alla parte tecnica e alla società. Sono tante le opzioni nel singolo ruolo, la sua è una di queste. Sorprendente constatare che il calciatore si è espresso pubblicamente. E’ tutto fatto alla luce del sole, nel massimo rispetto della Fiorentina“. André Silva ha tutto per diventare un grande attaccante: “Ha grandissime prospettive, può crescere nonostante sia costato tanto, si può completare. Deve migliorare sul fiuto del gol e segnare un po di più. Siamo qui per quello“.
Pasquale La Ragione – Redazione MilanLive.it