MILAN NEWS – Marco Fassone ha rilasciato un’importante intervista al Corriere della Sera per parlare di tanti argomenti. Tra questi c’è ovviamente il rinnovo di contratto di Gianluigi Donnarumma.
L’amministratore delegato del Milan su questo tema ha esordito esprimendosi nella seguente maniera: «Avevo anticipato che le porte del Milan sarebbero state riaperte qualora Gigio avesse voluto ripensarci. Qualche ripensamento c’è stato: ho la sensazione che siamo molto vicini all’accordo con il giocatore e la sua famiglia, fermo restando che non vogliamo scendere ad altri tipi di compromessi. Credo che siamo a un giorno o due dalla decisione, che spetta al giocatore».
Fassone spiega che nella scelta finale di un rinnovo c’è sempre il ruolo del procuratore che è determinante. Mino Raiola nella vicenda Donnarumma è protagonista indiscusso: «Queste decisioni non vengono mai prese dai giocatori da soli. Ci sono gli agenti, in questo caso ce n’è uno molto bravo, che ha sue idee e convinzioni, che sono un po’ lontane dalle nostre, quindi non so quale sarà la scelta finale».
Al dirigente rossonero è stato domandato se ha mai intravisto una linea diversa tra la famiglia Donnarumma e Raiola: «No, fino a quando qualcuno non mi dice il contrario il mio interlocutore è Mino, con cui parlo più volte al giorno. Ripeto, credo che la parte di accordo che riguarda giocatore e famiglia sia vicina, l’altra è più complicata».
A Fassone è stato anche chiesto se la vecchia società potesse fare qualcosa per blindare Donnarumma prima del closing e dell’avvento della nuova proprietà cinese: «Non ho idea, ho trovato due giocatori importanti in scadenza nel 2018 (l’altro è De Sciglio, ndr), immagino che prima di aprile siano stati fatti tutti i tentativi per prolungare».
Redazione MilanLive.it