MILAN NEWS – A vent’anni esatti dal suo primo approdo in Italia, con la maglia dell’Inter, il ‘fenomeno’ Ronaldo torna a parlare. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport l’ex campione brasiliano ha rilasciato varie interessanti dichiarazioni.
L’ex milanista ha parlato anche del caso Gianluigi Donnarumma, indicato come traditore dai tifosi rossoneri proprio come fecero gli interisti nei suoi confronti nell’ormai lontano 2007, quando Ronaldo decise di accettare la chiamata del Milan di Adriano Galliani e Carlo Ancelotti. Questo il pensiero dell’ex numero 9 sul giovane portiere: “Io non sto con Donnarumma, ma dico che bisogna fare attenzione a giudicare: lui ha un chiarissimo diritto di scelta, ovvero deve poter scegliere dove sentirsi più valorizzato e motivato. Che può significare anche nel Milan, ovviamente. Ognuno ha le sue sfide, questo va accettato. Io ho cambiato tante squadre, è vero: spesso sono state scelte dure, ma sono state sempre sfide importanti. Il Real Madrid? Il mercato non è mia competenza. Leggo che Donnarumma piace, ma è normale: al Real i grandi giocatori sono sempre benvenuti, c’è quasi il dovere di monitorarli”.
Il giudizio sul pubblico e sulle tifoserie dato da Ronaldo è molto interessante e giustifica il tanto clamore dietro alla vicenda Donnnarumma: “Troppo sentimento, troppe emozioni: anche nei milanisti. Il cuore è importante, ma non sono i calciatori ad aver deciso che il calcio sia diventato un’industria troppo grande, dove tutti prendono soldi. E i calciatori forse meno di tutti, anche se sono i più vulnerabili: perché se non salgono su un treno rischiano che non ripassi più e se lo prendono è facile che siano giudicati dei traditori. Milano è una città che respira calcio, sentimentalmente dipendente dal calcio”.
Redazione Milanlive.it