CorSera – Mr. Bee-Milan: ecco perché salto l’operazione

Silvio Berlusconi e Mister Bee Taechaubol (foto dal web)

MILAN NEWS – Sembrano passati secoli da quando il giovane broker thailandese Bee Taechaubol sbarcava a Milano ricco di promesse e speranze, pronto a portare capitali freschi nelle casse di Fininvest acquisendo il 48% delle quote del Milan.

Il manager asiatico fu vicino ad entrare nel pacchetto azionario del club prima della attuale proprietà rossonera guidata dal cinese Yonghong Li, facendo proclami importanti e legandosi ad una cordata internazionale la cui composizione non era chiera. Era persino riuscito a raggiungere l’accordo a cavallo tra il 2015 ed il 2016 per il 48% delle quote societarie, così da divenire socio di minoranza e permettendo a Silvio Berlusconi di restare presidente operativo ma aiutandolo nelle spese di gestione del Milan. Lui con i suoi collaboratori si sarebbe impegnato del settore commerciale e dello sfruttamento in Asia del marchio per aumentare il fatturato. Il tutto però, nel giro di qualche mese, è naufragato improvvisamente, come spiegato da Mr.Bee stesso ieri in un’intervista rilasciata al The Indipendent.

L’edizione odierna del Corriere della Sera riporta alcuni passaggi dell’intervista e in particolare la spiegazione della saltata trattativa. Pare che Berlusconi abbia cambiato idea nel cedere le quote di minoranza a Bee e ai suoi soci asiatici dopo l’operazione al cuore subita più di un anno fa. L’ex premier, comprendendo il suo stato di salute non più roseo come un tempo, decise di bloccare la trattativa impostata con il broker e di ascoltare offerte per la cessione completa delle quote (99,93%) e non solo del 48%. Uno scenario che Bee non gradiva e che lo fece a sua volta tirare indietro dall’affare.

 

Redazione MilanLive.it

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