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Gigio Donnarumma, il bacio di Giuda e lo schiaffo ai tifosi

Gianluigi Donnarumma (foto Gazzetta dello Sport)

Siamo esterrefatti di fronte a quanto successo oggi pomeriggio. Gianluigi Donnarumma ha deciso di non rinnovare il suo contratto con il Milan e dunque di dire addio ai colori che ha sempre detto di amare.

Speravamo che alcune sue parole e certi suoi gesti di affetto nei confronti del club rossonero significassero qualcosa. Auspicavamo che, nonostante ci fosse di mezzo il denaro e un agente particolare come Mino Raiola, alla fine vincesse il cuore e la volontà di diventare un futuro capitano e simbolo del ‘Diavolo’. Invece hanno vinto la voglia di avere più soldi possibili. Non ci vengano a raccontare che è una questione di progetto, non ci crediamo minimamente.

Il bacio che Gigio diede allo stemma del Milan è un bacio di Giuda. Sì, perché Donnarumma ha tradito tutti quei milanisti che in questi anni lo hanno tifato, sostenuto, difeso ed esaltato. Non stiamo parlando di una bandiera e dunque non ci sarebbe da disperarsi nel veder partire uno che sostanzialmente ha fatto due anni in Prima Squadra da titolare, ma in lui si intravedeva il volto del ragazzo giusto su cui puntare come simbolo. Dopo gli addii di senatori e campioni storici, vedevamo nel giovane portiere campano uno attorno al quale costruire un futuro.

Siamo rimasti delusi e forse è anche un po’ colpa nostra che continuiamo a vivere il calcio in maniera romantica, quando invece questo mondo è dominato dal Dio Denaro e il senso di appartenenza ai colori di un club non esiste praticamente più. Però sarebbe brutto smettere di vivere questo sport con il cuore e non credere più che qualcuno di questi giocatori possa diventare veramente un idolo, non solo di passaggio. Purtroppo la fregatura è sempre dietro l’angolo e dobbiamo aspettarci di tutto.

Non ci sentiamo di incolpare la società, che nelle figure di Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli ha fatto fin troppo per tenere Donnarumma. L’ingaggio da 5 milioni di euro annui era una proposta più che sufficiente, ma Gigio ha deciso diversamente. Non gli è bastato avere al Milan un esempio come Franco Baresi, sceso due volte in Serie B con i colori rossoneri, per scegliere di restare nonostante il club attualmente non sia ancora al top e abbia un progetto appena avviato.

Ad ogni modo, nella storia del Milan abbiamo perso gente ben più importante di Donnarumma e dunque dobbiamo guardare avanti. Rabbia e delusione sono normali, ma devono svanire presto perché il nostro amato ‘Diavolo’ e i nostri fantastici colori rimangono. Per quanto riguarda il futuro di Gigio, anche se di impulso lo avremmo spedito in Primavera ad allenarsi con Rino Gattuso oppure in tribuna un anno, riteniamo che la cosa migliore sia la cessione. Sia per questioni economiche (incassare una buona somma e non perdere a parametro zero un talento di valore) che di serenità dell’ambiente. Forza Milan, guardiamo avanti! A Gigio facciamo comunque l’in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera e gli auguriamo di capire un giorno l’errore che ha commesso.

 

Matteo Bellan

Scritto da
Matteo B.