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Debito con Elliott e Voluntary Agreement: il piano del Milan

Casa Milan (©Getty Images)

MILAN NEWS – Il club rossonero in queste ore è molto attivo per quanto riguarda il calciomercato in entrata e in uscita, oltre che sul rinnovo di contratto di Gianluigi Donnarumma. Ma ci sono anche altre questioni rilevanti di cui la società si deve occupare.

Innanzitutto c’è il famoso Voluntary Agreement chiesto all’UEFA e che riguarda il piano finanziario con il quale il Milan intende sistemare i conti nei prossimi tre anni. La prima domanda, che era stata presentata ancora a dicembre dalla vecchia società, è stata ritirata e una nuova verrà ridiscussa a ottobre. Il nuovo piano prevede comunque un aumento sostanzioso dei ricavi societari, soprattutto derivanti dalle attività commerciali in Cina. Marco Fassone e i cinesi stanno sistemando ogni punto per ottenere il via libera da Nyon in autunno.

Nel frattempo in questa stagione il Milan avrà la libertà di poter investire pesantemente sul mercato, le eventuali sanzioni varranno solo a partire dalla prossima stagione. I rossoneri si impegnano per il 2018-2019 e i due esercizi successivi ad avere un bilancio con una perdita massima entro i 30 milioni, per poi arrivare al pareggio tra costi e ricavi. Un obiettivo difficile da conseguire nel primo anno e la dirigenza ha già previsto una possibile sanzione, che può riguardare il numero di giocatori da poter inserire in lista UEFA per le coppe oppure limitazioni inerenti il calciomercato. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

Il cambio di proprietà ha permesso al Milan di guadagnare tempo e adesso sta alla società sistemare il piano finanziario per convincere i vertici del massimo organismo calcistico in Europa. Fassone incontrerà l’Uefa in autunno, mentre a marzo-aprile 2018 dovrebbe essere sottoscritto il nuovo voluntary agreement.

Il Milan punta molto sull’aumento dei ricavi in Cina e non a caso lì aprirà una nuova società (Milan China) allo scopo di sfruttare il marchio e far lievitare il fatturato. Sono previste attività commerciali importanti e la creazione di scuole calcio. Nei prossimi mesi dovrebbe avvenire qualcosa di concreto su questo fronte, anche perché c’è un debito con Elliott Management Corporation con cui fare i conti.

Si tratta di 303 milioni di euro più interessi che vanno restituiti al fondo di Paul Singer. La somma è stata richiesta dalla Rossoneri Sport Investment Lux di Yonghong Li, che risulta proprietaria del Milan e che ha girato tramite un prestito inter-company circa 123 milioni allo stesso club. La Gazzetta dello Sport e La Repubblica scrivono che non c’è preoccupazione su questo versante. E’ anche probabile che nell’autunno 2018 il ‘Diavolo’ rifinanzierà il debito contratto con Elliott. Ovvero chiederà un prestito a un istituto bancario (Goldman Sachs?) per estinguere il debito con l’hedge fund americano.

Lo scenario più estremo è che Yonghong Li non riesca nel suo intento e dunque il Milan passi nelle mani del fondo di Paul Singer. Per adesso, però, la situazione non è considerata allarmante e quest’ultima ipotesi non viene considerata.

 

Redazione MilanLive.it

Scritto da
Matteo B.