MILAN NEWS – Un addio così non si era mai visto. Francesco Totti, capitano e bandiera della Roma e del calcio italiano, ha lasciato il calcio dopo 25 anni di onorata carriera. E lo stadio Olimpico si è stretto in un abbraccio commovente e magnifico.
Un’immagine che fa amare il calcio e che riscopre i vecchi valori: la passione, l’appartenenza, il tifo vero e genuino. Secondo il quotidiano Libero tale dimostrazione d’amore per Totti da parte della sua gente dovrebbe rappresentare un esempio e uno stimolo per il giovanissimo Gianluigi Donnarumma, 18enne portiere del Milan che in molti sperano di vedere a lungo con la stessa maglia, quella della squadra per cui ha ammesso di tifare da sempre. Ovvio che il calcio sia cambiato, oggi è in mano alle proprietà ultra-milionarie, ai manager dall’occhio lungo e ai revisori dei conti.
Totti dev’essere un simbolo, che a 13 anni fu ‘protetto’ dai suoi genitori quando il Milan venne a bussare a casa sua ma alla fine scelse la Roma, così come quando rinunciò alla maxi-offerta nel 2005 del Real Madrid. Totti è una bandiera che avrà vinto anche poco in carriera, ma ha ricevuto il riconoscimento più bello, quello della gente che lo ha sempre amato e rispettato. Donnarumma può diventare come lui se dovesse dare ascolto al cuore e non ai richiami di Mino Raiola, personaggio che rappresenta invece l’antitesi al calcio nostalgico e passionale.
Redazione MilanLive.it