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Milan, Gattuso: ‘Orgoglioso, Mirabelli come Baresi. Tifosi, riempite San Siro’

Gennaro Gattuso (foto acmilan.com)

MILAN NEWS – Suona strano dirlo, ma quella di oggi è giornata di nuova presentazione per Gennaro Gattuso. L’ex giocatore allenerà la Primavera rossonera al posto di Stefano Nava. Poco fa è arrivato il comunicato ufficiale e adesso parla proprio Rino.

Prime parole per Gattuso: “Quando tre settimane fa mi ha chiamato Mirabelli, avevo già contatti con altre squadre. Però poi ci siamo incontrati, il direttore sembrava Franco Baresi, marcatura a uomo. E’ stato molto bravo. Vengo da anni difficili, in cui ho speso tanto mentalmente. Se sono qui i meriti sono di Fassone e Mirabelli. Sono contento e orgoglioso di essere tornato nella mia casa. Mi aspetta un lavoro difficile, bisogna trasferire ai giovani il DNA Milan e il significato di indossare questa maglia. Vengo qui ad allenare la Primavera, poi vedremo tra due anni quale sarà il mio percorso”.

Rino ha spiegato cosa stra provando adesso a livello emozionale e non solo per questo ritorno: “Le responsabilità le sento da sempre, fanno parte di me. Sono molto contento, sto già stressando tutti. Sono uno che ci tiene a fare bene il lavoro. So di lavorare con dei giovani e ho il dovere di farli crescere, dando alla società un prodotto finito. L’affetto della gente fa piacere, però sono proiettato a quello che devo fare“.

Gli viene domandato cosa non vuole vedere nei suoi ragazzi: “Non voglio superficialità. Ho visto tanti giovani che giocano tanto per giocare, mi dà fastidio. Giocare è un privilegio. Non mi piace chi cazzeggia, bisogna lavorare in modo serio“.

Si parla in seguito di modello di gioco e anche della presenza di Vincenzo Montella come tecnico della Prima Squadra: “Se sono qui è anche perché c’è Montella che è molto preparato, mi piace per come fa giocare la squadra. Qualcosa mi manca, le mie squadre difensivamente hanno sofferto molto in questi anni. La scelta di lavorare qui, lavorare con i giovani e con Montella mi permetterà di imparare. Come linea di gioco saremo con 4 difensori, 3 centrocampi e poi vedremo come mettere i 3 attaccanti“.

Gattuso viene da stagioni complicate con Sion, Palermo, OFI Creta e Pisa. Ora ha un lavoro diverso davanti, ma è pronto: “In questi anni ho lavorato con tanti giovani, valorizzandone tanti. Pensavo di non essere adatto per il mio carattere forte. Devo pensare solo al campo, per il resto c’è tutto“.

L’ex mediano del Milan spiega la ragione principale del suo ritorno: “Ho visto il dottor Fassone e il direttore Mirabelli che ci hanno provato in tutti modi. Mi hanno convinto sul progetto, posso pensare solo al campo e non ad altre problematiche“.

Gattuso ha proseguito ancora nello spiegare la sua scelta di riabbracciare la società rossonera: “Avevo più di dieci squadre, tra estero e Italia. In questi anni ho lavorato in condizioni difficili. La scelta è stata dettata dal fatto di tornare qua in una società nuova e che mi ha voluto fortemente. Non è un passo indietro. Devo comunque migliorare come allenatore e spero di farlo in questi due anni“.

Viene affrontato il tema dello staff tecnico e del lavoro che andrà fatto coi ragazzi: “Dello staff porterò Riccio e Innocenti, del preparatore vedremo e gli altri uomini li metterà a disposizione la società. Passare dalla Primavera alla Prima Squadra è un altro sport. L’asticella si alza, dovrò allenare bene i ragazzi per migliorarli“.

Gli viene domandato in modo indiretto se può ambire alla panchina della Prima Squadra, considerando che nel recente passato altri allenatori della Primavera lo hanno fatto: “Non capisco perché fare il funerale a Montella, spero vada in Champions e vinca lo Scudetto. Non penso ad altro, non sono pronto per allenare una squadra importante. Sono venuto qui per mettermi in discussione e migliorare. Montella è molto preparato, ha portato il Milan in Europa League dopo tre anni. Sono qui per lavorare, fare il mio percorso con la Primavera. Il resto non mi riguarda“.

Gattuso parla anche di Gianluigi Donnarumma, talento il cui futuro non è affatto certo: “C’è poco da convincere. Gigio è importantissimo per il Milan. Diventare una bandiera e scrivere la storia del Milan può essere stimolante. So che ha una famiglia importante che lo segue. Spero che rimanga, è fondamentale per la squadra“.

Messaggio finale ai tifosi: “Ai tifosi dico di riempire San Siro. Un abbraccio, forza Milan“.

 

Redazione MilanLive.it

Scritto da
Matteo B.