MILAN NEWS – Una serata primaverile, una città caotica come Atene, la marea rossa di tifosi inglesi che non mettevano però affatto paura. Dettagli e sprazzi di ricordi a margine di una delle notti più belle della storia recente del Milan.
Come ricorda la Gazzetta dello Sport esattamente dieci anni fa il Milan vinceva l’ultima Champions League battendo 2-1 il Liverpool, nella rivincita dell’incredibile notte di Istanbul di due anni prima. Carlo Ancelotti ed i suoi uomini alzarono nuovamente la coppa dalle grandi orecchie, con merito assoluto, dopo un cammino infinito partito addirittura dai preliminari. Stasera Massimo Ambrosini per la grande ricorrenza passerà a Casa Milan a prendere la Champions e la porterà in un ristorante in città per festeggiare l’anniversario con i compagni di quella splendida notte.
Ancelotti intanto ha ricordato le sue emozioni di Atene: “Volevo il Liverpool in finale, lo volevo io e lo volevano
i ragazzi. Troppo bello potersi prendere la rivincita due anni dopo Istanbul. E troppo bello arrivare in fondo alla Champions dopo che nessuno, a inizio stagione, avrebbe scommesso un euro su di noi. La verità è che quella fu la vittoria di un gruppo di uomini. Uomini veri, gente che si aiuta in campo e fuori, che lotta per un obiettivo comune. Non eravamo favoriti, forse non eravamo nemmeno i più forti, però abbiamo alzato la coppa e questo significa che eravamo una squadra”.
L’ex mister rossonero racconta anche un aneddoto sulla scelta della formazione titolare: “La formazione ce l’avevo in testa da molto, ma proprio alla vigilia mi venne un dubbio. Inzaghi era a pezzi, non faceva gol neanche nelle partitelle d’allenamento. Gilardino, invece, era su di giri e aveva segnato allo United. Ci pensai un po’ e poi decisi: Inzaghi. Perché? Semplice, ho puntato sul fiuto di Pippo e sulla sua capacità di essere decisivo in una partita così. Per fortuna non mi sono sbagliato…”
Redazione MilanLive.it