Se prima dell’inizio della stagione ci avessero detto che il Milan avrebbe vinto la Supercoppa Italiana contro la Juventus e poi avrebbe concluso il campionato al sesto posto, ci avremmo messo la firma. Siamo onesti e realisti, anche perché era difficile chiedere di più.
Il calciomercato estivo non aveva granché rinforzato la squadra e c’è voluta tutta la bravura di Vincenzo Montella per tirare fuori il massimo dal gruppo a disposizione, compattandolo e isolandolo dalle note vicende societarie. Per diversi mesi abbiamo visto un Milan più che dignitoso, che non si arrendeva mai e di cui andare fieri, consapevoli di tutti i limiti tecnici e caratteriali presenti in organico. E’ stata vinta una Supercoppa e si è rimasti in lotta per l’Europa League, rischiando anche di perderla nell’ultimo mese a causa di un brutto calo di rendimento e di risultati. Per fortuna anche Inter e Fiorentina sono crollate, agevolando i rossoneri.
Qualche rammarico per i troppi punti persi con le cosiddette “piccole” c’è, ma va alla fine bene così. Contro il Bologna il Milan è tornato a vincere, dopo un primo tempo deludente e una ripresa arrembante, e ha conquistato matematicamente il sesto posto in classifica. I ragazzi si sono qualificati al turno preliminare di Europa League. La qualificazione europea mancava da tre anni ed è motivo di soddisfazione averla raggiunta, anche se adesso non c’è tempo per festeggiare questo tipo di traguardi. E’ un punto di partenza e adesso bisogna pensare a costruire il futuro.
Siamo il Milan e dobbiamo pensare a tornare grandi al più presto. Ci aspettiamo un mercato importante da parte della società. Sarà un banco di prova per giudicare la nuova dirigenza, con Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli molto attivi in queste settimane. Siamo fiduciosi e attendiamo di valutare tutte le mosse che verranno fatte in sede di campagna acquisti-cessioni.
Matteo Bellan (segui @TeoBellan su Twitter)