Due punti conquistati nel girone di ritorno contro Pescara, Empoli e Crotone. All’andata, invece, il Milan fece bottino pieno. Ieri allo stadio Ezio Scida nuovo passo falso dei rossoneri, che non sono andati oltre l’1-1 e non sono riusciti a riscattare il recente k.o. di San Siro.
Paradossalmente c’è stato l’allungo di un punto su Inter e Fiorentina, sconfitte contro Napoli e Palermo, ma comunque lo scenario potrebbe essere molto diverso se la squadra di Vincenzo Montella avesse fatto il proprio dovere. Avendo perso punti con le cosiddette ‘piccole’, accedere direttamente all’Europa League sarà molto difficile. La Lazio è ormai a +8 e dunque il quarto posto non è obiettivo credibile. L’Atalanta è ancora a +5 e la sua quinta piazza è più attaccabile, a patto di riuscire a batterla nello scontro diretto che ci sarà tra due settimane, dopo la sfida di San Siro contro la Roma, anch’essa da battere.
Al momento cruciale della stagione il Milan non ha avuto il rendimento che ci si aspettava. Mister Montella continua a difendere la squadra e guardare il bicchiere mezzo pieno, giusto così. Però è innegabile che c’è qualcosa che non va. I rossoneri hanno fatto solo 5 punti nelle ultime cinque partite, in cui ha anche incontrato Pescara, Empoli e Crotone. Con tutto il rispetto per questi avversari, ma una squadra che vuole andare fortemente in Europa League non sbaglia tutti questi appuntamenti cruciali. Già un anno fa il Milan perse punti con le ultime, nel 2017 la situazione si è ripetuta.
Del pareggio all’Ezio Scida c’è poco da dire. Non ci sono grandi analisi tecnico-tattiche da fare. Il Milan doveva vincere, punto. Invece ha rischiato persino di perdere e ha pareggiato grazie a un gol rocambolesco. La rete subita è arrivata a causa dell’ormai solita dormita difensiva. Assurdo che un difensore di esperienza come Zapata si sia fatto superare così da Trotta. Poi bisogna ringraziare Donnarumma (non è una novità) che proprio su Trotta ha fatto una grande parata prima del pareggio di Paletta. In seguito è stato assedio dei ragazzi di Montella, ma senza quella concretezza che ormai sembra essere svanita.
Qualche ‘maligno’ dice che in realtà nessuno vuole il sesto posto, sia perché costringe a un preliminare con annesso raduno anticipato e sia perché, nel caso di Milan e Inter, farebbe saltare la ricca tournée in Cina. Non vogliamo minimamente pensare che una squadra possa scendere in campo con il diktat di non arrivare sesta, però è chiaro che se i rossoneri vogliono riconquistare il palcoscenico europeo devono cambiare passo.
Adesso ci sono Roma e Atalanta, due avversarie contro le quali si deciderà il destino della stagione milanista. All’andata fu conquistato solo 1 punto in queste sfide, nonostante ne meritassimo 4. Speriamo stavolta che ci sia una reazione agli ultimi risultati deludenti e che i ragazzi dimostrino di tenerci veramente all’Europa, non solo a parole, nonostante un sesto posto comporti qualche ‘disagio’. Ma un altro anno con il Milan senza coppe europee non lo vogliamo immaginare. Anche se non si tratta della Champions League, speriamo che i rossoneri lottino fino all’ultimo per qualificarsi e che poi in estate la società operi bene sul calciomercato per dare all’allenatore un organico completo per gestire bene sia il campionato che l’Europa League.
Matteo Bellan (©Getty Images)