MILAN NEWS – C’era una volta la Milano dei trionfi, dei campioni, delle coppe in bacheca, ma soprattutto delle gestioni familiari all’interno di Inter e Milan. Massimo Moratti ha abdicato dalla presidenza nerazzurra ormai da anni, mentre Silvio Berlusconi da dieci giorni non è più il presidentissimo rossonero.
In tutto questo stravolgimento che porta un’indelebile firma cinese, arriva il parere di un ‘guru’ del calcio milanese e milanista; Arrigo Sacchi, interpellato dal Corriere della Sera, ha commentato proprio il difficile passaggio di consegne, con la nuova proprietà Milan che farà fatica a tenere il passo: “Il cambio di proprietà sta producendo i suoi inevitabili effetti: il club inteso come storia e stile vale più della squadra come la squadra conta più dei singoli. Ecco perché mi sarei meravigliato se finora la situazione fosse stata più rosea. Anche Berlusconi quando arrivò al Milan ci mise due anni e mezzo prima di vincere e lui è stato il più grande dirigente della storia del calcio italiano”.
Ecco perché Sacchi avverte i nuovi dirigenti Fassone e Mirabelli su un cammino che non sarà semplice vista la storia gloriosa recente: “L’eredità da raccogliere è pesantissima: il Milan sotto Berlusconi ha vinto 5 Coppe dei Campioni, quante Juve e Inter insieme in 60 anni di storia. Come si dice nelle aziende? Si è contenti se dopo tre anni si inizia a guadagnare”.
Infine un consiglio dal punto di vista tecnico: “Io proseguirei con Montella che ha fatto un buon lavoro: nonostante Galliani sia stato bravissimo, di fatto Vincenzo si è trovato senza società”.
Redazione MilanLive.it