MILAN NEWS – Gianluigi Donnarumma è il gioiello più prezioso della squadra di Vincenzo Montella, non c’è dubbio. Ed è normale che si parli di lui in chiave calciomercato. Con un contratto in scadenza a giugno 2018 ancora da rinnovare è scontato veder circolare tante voci sul suo conto.
Ovviamente al Milan si punta a blindarlo, con la consapevolezza che trattare con Mino Raiola non sarà un’impresa facile. Il noto agente cercherà di strappare un ingaggio più alto possibile. Per trovare un accordo serviranno negoziati intensi. Dei contatti ci sono stati, però ci si attende un primo faccia a faccia tra le parti entro la prossima settimana. I tifosi sperano che Gigio rimanga in rossonero, divenendo magari capitano e bandiera della squadra. Bisognerà aspettare per sapere con certezza il futuro del ragazzo.
Giovanni Galli ha difeso la porta del Milan dal 1986 al 1990 vincendo molti trofei. E’ molto legato all’ambiente rossonero e La Gazzetta dello Sport lo ha interpellato su Donnarumma. A proposito del futuro del ragazzo ha dichiarato: «Gli consiglio di rimanere, a meno che non abbia paura del proprio futuro. Se è consapevole dei propri mezzi non ha nulla da temere: vincerà tantissimo e guadagnerà altrettanto. Continui a fare e a comportarsi bene, dieci milioni andrà comunque a guadagnarseli».
Secondo l’ex portiere, Gigio dovrebbe rimanere a Milano e non preoccuparsi. Nella squadra attuale può crescere con serenità e affermarsi, anche se il club deve rilanciarsi per tornare in alto. Galli poi aggiunge che Donnarumma non deve pensare ai soldi adesso e non farsi influenzare troppo dall’agente: «Io credo che Gigio possa effettivamente decidere da solo il proprio futuro, tempo e testa non gli mancano. Altrimenti non si parlerebbe più di un ragazzo ma dell’abilità di un procuratore nel creargli opportunità. Ha 18 anni, non può e non deve pensare di firmare oggi il contratto della vita, sarebbe un errore».
Galli affronta poi in maniera più approfondita la questione economica, sia per quanto riguarda lo stipendio che per quanto concerne il cartellino: «Per come lo valuto io, per come vedo si comporta, come prima cosa lui vuole il Milan. Giusto poi che la società gli riconosca, per il potenziale e il valore che ha, una stima anche economica. Ma siamo appena agli albori di una carriera: 2 milioni di ingaggio, 2 e mezzo, mi sembrano già tanti, tantissimi. Vanno più che bene. Se poi ci sono offerte che si spingono oltre, molto oltre, allora dico che non è normale, che non esiste. Se davvero trova chi gli offre sette milioni allora mi rivolgo al Milan. Caro Milan, con cifre così ti dico: chiedi 150 milioni e fallo andare».
Redazione MilanLive.it